Nessuno chiede soldi al rigatore seriale di Pedavena
PEDAVENA. Nessuno chiede il risarcimento dei danni al rigatore seriale. In teoria ci sarebbe ancora tempo per costituirsi parte civile, perché l’udienza filtro di ieri mattina a carico di Umberto De Col, è stata solo interlocutoria e ce ne sarà un’altra il 28 marzo dell’anno prossimo: ma nessuna delle 62 vittime dei danneggiamenti aggravati alle auto in sosta tra Feltre e Pedavena si è presentata con un avvocato.
Quattro danneggiati sono arrivati in tribunale, solo per sentirsi dire dal giudice Scolozzi che dovranno tornare in primavera, senza altri avvisi di convocazione. Uno di loro aveva in tasca la fattura del carrozziere, un documento che però non basta a essere ripagati del danno.
Altri quattro non avevano ricevuto la loro stessa notifica, questo ha imposto al tribunale di provvedere al rinvio, in attesa che tutti sappiano che c’è in piedi il processo, ammesso che ci sia ancora qualcuno che non ne sia a conoscenza dopo i tanti casi, tra febbraio e marzo. Non era invece presente in aula il 45enne imputato (difeso dall’avvocato Massimiliano Paniz), che è sottoposto all’obbligo di firma dai carabinieri di Desenzano del Garda, dove vive con i genitori e dove, in un primo momento, era ristretto ai domiciliari. Pertanto il dibattimento non è nemmeno stato aperto e sarà per la prossima udienza, quando il giudice raccoglierà le liste dei testimoni, con la speranza che si possano acquisire quante più querele possibili, in maniera che i tempi del processo non si dilatino inesorabilmente, con la scusa di dover sentire tutti. Nel frattempo, la scelta di non chiedere di danni fa pensare che i soldi per essere risarciti non ci siano, o in alternativa che le parti offese vogliano promuovere una causa in sede civile.
Mancano dei mesi al prossimo appuntamento in tribunale e una decisione sarà presa in un senso o nell’altro, senza sottovalutare la scelta di non fare niente, perché comunque la riparazione del danno sofferto costa sempre meno di un avvocato. È successo, punto e basta. Ma già il 28 marzo 2017 ci sarà qualche certezza in più.
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