Neve, non si aprono nuove piste
BELLUNO. La neve caduta nei giorni scorsi ha dato una meravigliosa spennellata di bianco al panorama ma non è stata sufficiente a far aprire nuove piste in Nevegal. «Speriamo che ne arrivi» commenta Maurizio Curti, amministratore della società Alpe del Nevegal, «non bastano 5 centimetri, ce ne vogliono una ventina».
Sul colle, dunque, il numero di piste aperte è rimasto invariato. Per la discesa si possono percorrere solo la Coca Alta e la Coca Bassa (oggi chiusa per gara fino alle 12.30), il campo scuola e Col dei Pez. Una circostanza che ha costretto la società a ridurre i prezzi del biglietto per gli impianti di risalita con conseguenze dirette sugli incassi.
Un vero peccato perché l’affluenza, complice la bella giornata di ieri, è stata buona. «Il piazzale era pieno» aggiunge Curti, «confidiamo nella neve della prossima settimana per poter riaprire tutto».
Un inverno segnato da temperature più alte rispetto alla media e con poca neve. Quasi un paradosso se si pensa che lo scorso inverno il problema furono le nevicate record che misero in ginocchio il Bellunese.
Quest’anno gli impianti del Nevegal hanno aperto il 28 dicembre e l’affluenza, in generale, è stata buona. Peccato per il manto nevoso che, in assenza dei cannoni sparaneve, è insufficiente per garantire l’apertura delle piste. Gli investimenti fatti in passato hanno garantito l’apertura di alcune piste ma il destino delle altre è ancora legato alle bizze del meteo, mai come in questi anni decisamente volubile. (v.v.)
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