Neve, nuova allerta tra oggi e domani ma si teme il ghiaccio

La Protezione civile ha diramato il nuovo stato di attenzione Ieri pochi centimetri di coltre bianca in Valbelluna e Feltrino
Grande Nevicata nel bellunese
Grande Nevicata nel bellunese

BELLUNO. Dopo il primo avviso lanciato lunedì, in concomitanza con l’arrivo della neve anche a bassa quota (dove non ha comunque creato particolari disagi) e scaduto ieri a mezzogiorno, la Protezione civile regionale ha emesso un nuovo bollettino con il quale si riattiva dalle 15 odierne alle 16 di domani lo “stato di attenzione per neve” in tutta la regione in vista delle abbondanti precipitazioni attese nei prossimi giorni.

Allarme ghiaccio. Più che la neve, in realtà, a preoccupare è soprattutto il ghiaccio. «Le previsioni annunciano dal tardo pomeriggioerata di mercoledì 29 precipitazioni nevose fino a quote basse e localmente anche in pianura», il testo del bollettino diramato ieri. «Si tratterà di precipitazioni sparse con nevicate fino a quote basse (200/400 metri), a tratti con possibilità di neve mista a pioggia o neve localmente anche su alcune zone della pianura interna. In considerazione della prevista formazione di ghiaccio, si raccomanda agli enti gestori delle infrastrutture stradali e ferroviarie di assumere ogni iniziativa atta a garantire la funzionalità e la sicurezza della viabilità. Si richiede la piena operatività delle componenti del Sistema di Protezione civile».

Neve fresca. La breve perturbazione che ha interessato Dolomiti e Prealpi tra lunedì e martedì, come previsto, non ha lasciato il segno. Appena quattro i centimetri di neve che hanno ammantato il capoluogo (dove la nevicata è stata intensa solo per un paio d’ore, dalle 20 alle 22) e i paesi della Valbelluna, sei quelli depositatisi a Feltre.

È andata “meglio” in Nevegal, dove i quasi 30 centimetri di neve fresca caduti lunedì sera (e le previsioni per il fine settimana) hanno riacceso le speranze del comparto turistico sul Colle. Stesso dato per il monte Avena. Decisamente maggiori gli apporti di neve registrati in Agordino: 21 i centimetri di neve fresca caduti a Falcade e Arabba (sui Monti Alti di Ornella il record di giornata: 35 centimetri), 13 ad Agordo. A Pecol di Zoldo 27 centimetri, 25 quelli caduti sul passo Falzarego, 26 sul Piz Boè, mentre in Cadore si è andati dai 14 centimetri caduti a Cortina e a Pieve ai 17 di Auronzo. Neve fresca anche a Sappada, dove alle 8 di ieri mattina erano i 18 centimetri di neve fresca registrati.

Viabilità regolare. Il largo preavviso agli automobilisti e le relativamente basse quantità di neve cadute nella notte tra lunedì e martedì non hanno causato particolari disagi alla circolazione. Qualche disagio in più solo a Pieve, dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire ieri mattina per rimuovere un tir rumeno in difficoltà in un’area di sosta sulla statale 51 e in via XX Settembre per rimuovere cumuli di neve instabile dal tetto di una casa disabitata. Nella notte impegnati anche i pompieri del capoluogo, che alle 4.50 sono intervenuti in via San Rocco, a Cirvoi, per trainare un furgoncino dell’Enel trovatosi in difficoltà su una lastra di ghiaccio.

Chiuso il Val Parola. Ieri mattina è stata chiusa al traffico la sp 24 “del passo Val Parola” nel tratto compreso tra il Falzarego e il confine con la provincia di Bolzano. Rimane interdetta al traffico, per pericolo valanghe, anche la sp 33 “di Sauris” (dall’innesto sulla sp 619 al confine con la provincia di Udine), mentre è stata riaperta la sp 641 “del passo Fedaia”, nel tratto tra Capanna Bill e il confine con la provincia di Trento.

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