Neve, pochi centimetri e temperature a picco

La bella giornata ha affollato le piste di sci del Bellunese. Lunghe code di auto nel pomeriggio per il rientro

BELLUNO

«Ho dovuto viaggiare (con ritardi) proprio ieri (sabato, ndr.) e non sapevo se ridere o piangere. Allucinante davvero. Scritte ovunque che annunciavano “avverse condizioni meteo”, che si sono rivelate due stitiche goccine di pioggia. Patetico». È uno dei tanti commenti postati sulla pagina facebook del Corriere delle Alpi a corredo dell’articolo sui treni cancellati per rischio neve nella giornata di sabato. . Oltre ai commenti, qualche lettore ha postato foto di treni che viaggiano tra montagne di neve, si presume in altre parti del mondo o in altri tempi.

Di neve in fondovalle non se ne è vista e le stesse previsioni Arpav del primo pomeriggio di sabato avevano modificato la situazione: solo pioggia a fondovalle e poca neve anche in quota. Ieri mattina l’Arpav ha diffuso i dati della nevicata. L’altezza maggiore nel Bellunese si registra sul Monte Grappa con 15 cm, quasi nulla sulle Dolomiti, una decina di centimetri in alta quota nell’Agordino (11 cm a 2200 metri sopra Falcade), 10 cm a Col dei Baldi, 13 a Casera Palantina in Alpago, il resto pochi centimetri o tracce. Da ieri mattina è tornato il sereno che continuerà anche nei prossimi giorni. Da domani torna anche l’inversione termica, più freddo a fondovalle e temperature più miti in quota.

Ieri invece ha fatto parecchio freddo rispetto ai giorni precedenti: minime di -9 ad Arabba, -11 a passo Campolongo, -12 al Falzarego, -5 a Cortina, Falcade e Santo Stefano. A Belluno appena sotto lo zero, a Feltre addirittura sopra.

Con il ritorno della inversione termica soprattutto da martedì e mercoledì ci saranno diffuse e forti gelate a fondovalle. La nevicata o la pioggia dell’altra notte hanno reso una lastra di ghiaccio le strade dolomitiche, ma non si sono registrati particolari problemi.

Piste ben affollate in tutte le stazioni sciistiche e come conseguenza al pomeriggio solite lunghe code di auto in discesa dal Cadore o dall’Agordino e dirette verso la pianura. Buon afflusso anche sul Colle del Nevegal, dove sono aperti solo Coca bassa e campo scuola. —
 

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