Neve, torna la luce ma è allerta per i tetti L'esercito ancora al lavoro

Nel corso della giornata sono continuati i lavori dei tecnici Enel per ripristinare le linee di media tensione e nei prossimi giorni la società proseguirà le attività di riparazione. «In ragione di ciò» spiega la Prefettura, «la fase emergenziale legata al black out elettrico può considerarsi sostanzialmente conclusa». Tuttavia il Centro Cordinamento Soccorsi, che gestisce il lavoro dei soccorritori e dell’esercito, continuerà la sua attività.

Attualmente le priorità si concentrano nello sgombero della neve lungo i punti più critici della viabilità e nella pulitura dei tetti, a rischio crollo a causa del peso della neve. Ad aggravare la situazione ci pensa la pioggia, che la rende più pesante.

Una fitta nevicata è in corso da alcune ore su Cortina d'Ampezzo e le altre località del Cadore sopra i mille metri di quota. Per tutta la giornata sulla cittadina ampezzana è scesa la pioggia, ma a metà pomeriggio sono ricomparsi i fiocchi in maniera incessante. Sull'Altopiano di Asiago neve mista a pioggia sui mille metri, mentre a quote più alte , sui 1.200-1.300, è tutto coperto da un manto bianco.

Dal punto di vista idrico il fiume Rai continua ad essere attentamente monitorato e sono state attivate due idrovore installate a Puos D’Alpago. La situazione è in moglioramento anche grazie alla costante discesa del livello del lago di Santa Croce registrata dall’Enel.

Ancora chiusi i passi dolomitici e il passo di Cimabanche lungo la statale 51. Non riaprirà prima di domani. È stata invece riaperta la regionale 251 nel tratto Igne-Forno di Zoldo e Zoldo Alto-passo Staulanza insieme al collegamento con Zoppè di Cadore.

Rimane forte il pericolo di valanghe. Assolutamente da evitare le attività di scialpinismo, escursionismo, alpinismo e escursioni con racchette da neve.