Neve vietata alla guida naturalistica

VAL DI ZOLDO. Diventare guida alpina costa più di 20 mila euro. Il trevigiano Dino Calzavara era una guida naturalistica, che è finito in tribunale per esercizio abusivo della professione dopo che il primo febbraio 2015 aveva accompagnato un certo numero di escursionisti sulle nevi dello Spiz de Zuel. Uno degli itinerari più classici con le ciaspe ai piedi della Val di Zoldo: quota 2033 metri e un panorama straordinario verso Civetta e Moiazza. Per il Collegio Veneto delle guide alpine e per la procura della Repubblica non poteva scortare quella comitiva, sulla base di una legge regionale che prevede l’impossibilità di usare una qualsiasi attrezzatura alpinistica.
Quello che bisogna capire è se le ciaspe lo siano o meno, intanto Calzavara è assolutamente convinto di non aver fatto niente di vietato, puntando su una legge nazionale, che supera quelle regionali. Niente per meritare un decreto penale di condanna, contro il quale i difensori Casciarri e Berchicchi hanno presentato opposizione, aprendo il processo.
Come si diventa guida alpina e quanto costa l’ha spiegato il presidente Davide Alberti, soffermandosi anche sulle iniziative di contrasto a chi non ha i titoli necessari.
Calzavara invece ha spiegato di essersi comportato come altre volte per conto dell’agenzia Travelsport. Una volta deciso l’itinerario, ha consultato il meteo e verificato che esisteva un rischio valanghe pari a 3, quindi marcato. Ad ogni modo partirà con la benedizione delle guide alpine che lavorano per l’associazione, guidato dalla priorità assoluta della sicurezza. Il programma prevedeva una passeggiata su una vecchia strada militare asfaltata e, se gli escursionisti l’avessero voluto, la prosecuzione dell’itinerario fino allo Spiz de Zuel. Tutti alzeranno la mano.
C’era la neve, ma l’imputato ha precisato che non esisteva alcun rischio, dal momento che era stata battuta da un numeroso gruppo di escursionisti già passati di là. Calzate le ciaspe si è andati avanti e solo al ritorno verso valle Calzavara saprà di essere stato segnalato per un’attività che non avrebbe potuto svolgere. Non l’ha più fatto, ma ritiene di non avere colpe.
Dopo l’esame dell’imputato sono stati ascoltati un paio di componenti del gruppo, che hanno descritto un’escursione facile e priva di pericoli.
Le guide alpine si sono costituite parte civile con l’avvocato Traballi e il pubblico ministero è Sartorello. Il giudice Riposati ha rinviato a ottobre.
Gigi Sosso
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