Nevegal, dai soci dell’Alpe l’ok a trattare con Bellunum. A settembre si chiude
BELLUNO
L’Alpe del Nevegal conferma la sua disponibilità ad affittare la seggiovia a Bellunum. I soci, riuniti ieri in assemblea, hanno dato mandato al CdA di portare avanti la trattativa con Bellunum per l’affitto del ramo d’azienda, operazione che permetterebbe di tentare di far funzionare la seggiovia almeno nel mese di agosto.
«I soci hanno dato fiducia al CdA», spiega il presidente dell’Alpe, Maurizio Curti. «Nonostante le oggettive difficoltà che ci sono, ci incontreremo con Bellunum la prossima settimana per illustrare tutti i passaggi necessari per arrivare a concludere l’operazione».
Alpe li aveva già elencati in una lettera che aveva mandato al Comune, in risposta alla proposta del sindaco che punta su Bellunum per far funzionare l’impianto quest’estate. E non è solo una questione di costi, continua Curti: «Il valore dell’affitto sarà elemento della trattativa, non è stato discusso in assemblea dei soci», afferma, «ma ci sono molte problematiche che vengono ben prima di questa. Le manutenzioni da fare, il personale, le autorizzazioni. Vorremmo che Bellunum fosse ben conscia di tutta la situazione e di quello che occorre fare dal punto di vista normativo».
A settembre l’alpe si scioglierà. L’assemblea dei soci ieri ha deciso anche un’altra cosa molto importante: a settembre sarà convocata un’assemblea straordinaria per lo scioglimento e la successiva messa in liquidazione di Alpe del Nevegal. «Anche in questo caso, non c’è nulla di nuovo: confermiamo quando abbiamo sempre detto, con coerenza», continua Curti. «A settembre ci sarà l’assemblea per lo scioglimento della società e la sua messa in liquidazione».
Ma questo significa che entro settembre il Comune dovrà aver quanto meno avviato (se non completato) l’operazione di acquisizione degli impianti. Altrimenti sarà molto più complicato tornarne in possesso. «Siamo assolutamente fiduciosi sul fatto che il sindaco tenga fede alla parola che ha preso non con Alpe, ma con la cittadinanza», conclude Curti. «Contiamo che entro la data dell’assemblea si possa arrivare almeno a discutere dell’operazione di acquisizione degli impianti». In caso contrario, sul Nevegal potrebbero calare i titoli di coda. —
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