Nevegal, la seggiovia gestita da Bellunum. Sì del consiglio comunale

Modificato lo statuto della società, anche in altri punti Massaro: «Una soluzione per dare continuità all’estate»

BELLUNO

La proposta getta un velo di speranza sul Nevegal. Ieri in consiglio comunale è stato modificato lo statuto di Bellunum, per consentire alla società (che si occupa di rifiuti e parcheggi ma che ha fra i suoi compiti la gestione di impianti a fune, perché tale è considerata la scala mobile di Lambioi) di gestire la seggiovia del Nevegal in estate.

La proposta è stata fatta dal sindaco Massaro, con un emendamento alla modifica dello Statuto portata qualche giorno fa in commissione. Era necessario consentire una proroga al mandato dell’amministratore unico, per concludere le procedure aperte per l’ingresso di nuovi soci (Comuni di Feltre e molto probabilmente Sospirolo). Con l’occasione, Massaro e i tre capigruppo di maggioranza hanno firmato un emendamento con il quale si inserisce nello statuto la “gestione a tempo determinato, ovvero l’estate 2020, della seggiovia del Nevegal, anche in relazione all’utilizzo dei parcheggi del piazzale”.

Un testo scritto a mano, a pochi minuti dall’inizio del consiglio, «perché fino all’ultimo abbiamo lavorato per verificare questa possibilità», ha spiegato Massaro. Dalle sedie di minoranza non sono mancate le critiche. Per il metodo, come sollevato da Raffaele Addamiano, «perché l’11 giugno c’è stata una commissione e avreste potuto presentarci in quella sede questa proposta». Contrari al metodo anche Roccon, Pingitore e Luciano Da Pian.

Pur favorevole al testo, Fabio Bristot non ha mancato di evidenziare che «si tratta di un tentativo estremo di far decollare la stagione». Ha faticato a trovare le parole Maria Filippin, presidente della commissione speciale Nevegal, che si è sentita ferita per la proposta, arrivata senza che lei ne sapesse alcunché. «Non era possibile un minimo di comunicazione?», ha detto. «Il modo in cui è stato presentato questo emendamento fa capire quanto non è stato fatto fino ad oggi». La Filippin aveva annunciato un voto contrario al testo, salvo poi non partecipare al voto. I suoi colleghi Da Pian e Stella, invece, si sono espressi a favore. Favorevoli anche i consiglieri del Pd: «L’emendamento arriva tardi? Sì. Ma ben venga se riesce a salvare la stagione estiva», ha detto Erika Dal Farra.

Roccon, invece, dopo aver dichiarato il voto favorevole, lo ha modificato: contrario. Anche il capogruppo di Civiltà bellunese aveva proposto degli emendamenti, per mettere nello statuto di Bellunum anche la gestione dei cimiteri, ma il dirigente ha dato parere contrario perché avrebbe modificato in maniera sostanziale l’oggetto sociale di Bellunum. Messo ai voti, l’emendamento di Roccon è stato cassato. Ma Massaro ha dato un’apertura: «Parliamo con i soci (Comuni di Borgo Valbelluna e Limana, ndr), non è detto che non si possa inserire più avanti».

Sul Nevegal la discussione è stata, come sempre, accesa. A spegnere le polemiche ha provato Giangiacomo Nicolini (Belluno D+): «Arriviamo in zona Cesarini, è vero. Ma stiamo cercando di percorrere ogni soluzione per salvare l’estate sul Nevegal. Se funziona, perché no? Perché sempre polemiche? Basta, lavoriamo assieme per il Nevegal».

Gli altri soci di Bellunum, ha precisato Massaro, sono stati informati e sono favorevoli alla modifica statutaria di Bellunum. Al voto, la minoranza si è divisa: Addamiano non ha partecipato, evidenziando dubbi di forma e compatibilità giuridica. Anche Maria Filippin non ha partecipato. Hanno votato contro Roccon e Roberta Olivotto. Favorevole tutta la maggioranza insieme ai consiglieri di opposizione Paolo Bello, Erika Dal Farra, Fabio Bristot, Luciano Da Pian, Andrea Stella, Pingitore («ho ricevuto ordine di votare a favore»), Paolo Gamba e Bruno Longo.

Ora servirà il passaggio dal notaio per lo statuto, quindi il Comune dovrà aprire il dialogo con Alpe. Solo allora si saprà se Bellunum avrà una chance di gestire la seggiovia del Nevegal in estate. —


 

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