Nevegal: salvata in extremis la stagione invernale

Il Comune pagherà le manutenzioni e il marketing, rilanciando il Colle dal punto di vista turistico con ambiente e sport
BELLUNO. Stagione invernale salva e allarme rientrato: il Nevegal non chiude, grazie all’intervento del Comune che lo trasformerà in uno luogo turistico da godere in inverno ma anche in estate grazie alle varie attività sportive da svolgere all’aperto collegate anche a percorsi enogastronomici.


L’amministrazione comunale ha quindi accolto l’appello della società Alpe del Nevegal capitanata da Maurizio Curti decidendo, per i prossimi cinque anni di mandato, di lavorare sul Colle per migliorare e ampliarne la sua vocazione.


«Oggi è il giorno della svolta», ha annunciato il sindaco Jacopo Massaro. «Il Comune si impegnerà sul Colle per garantire la continuità della stagione invernale e per individuare una nuova vocazione dell’area». Una vocazione verso cui questa parte del capoluogo si avvicinerà a piccoli passi, in continuità con l’attuale attività. «Non intendiamo smantellare gli impianti di risalita», ha tranquillizzato Massaro, «ma reinventare questo spazio. Lavoreremo insieme anche alla parte privata perchè gli impianti siano più sostenibili, le attività funzionai e il Nevegal diventi più attrattivo».


Il primo cittadino ha chiarito che «nel primo mandato ci siamo concentrati come amministrazione sul rilancio del centro storico grazie anche ai bandi regionali, ma ora è venuto il momento di pensare al Nevegal».


Come? È presto detto. «Palazzo Rosso», prosegue Massaro, «si assumerà alcune spese che finora sono state a carico della società. Cominceremo dalla manutenzione del territorio: questo aspetto sarà a carico dell’ente locale. Inoltre ci concentreremo anche sulle azioni di marketing che erano state sostenute finora solo dal privato: da oggi questa promozione sarà fatta con risorse pubbliche. Lavoreremo anche sul miglioramento dei servizi e degli investimenti. Saranno mantenute le corse di Dolomitibus che collegano durante l’estate il centro con il Nevegal anche se ci costa 30 mila euro per soli due mesi. Inoltre, utilizzeremo gran parte di quei 620 mila euro che abbiamo ottenuto grazie al bando del Gal, per aumentare i servizi sul piazzale dove rimuoveremo le baracche sostituendole con beni più funzionali e più moderni per il turista».


Il primo cittadino conferma gli investimenti sulla pista di mountain bike «per creare un prodotto turistico-sportivo e realizzeremo la pista ciclabile che collegherà Ponte nelle Alpi a Limana».


La nuova vocazione del Nevegal partirà anche dalla gestione del Centro Le Torri: «Un centro moderno, utilizzato ad oggi da alcune società per i loro convegni e che potrà essere gestito da privati che dovranno promuoverlo sul mercato».


Ma l’idea turistica del Comune per il Nevegal è quella legata all’ambiente, alla natura, ai percorsi enogastronomici partendo dalla nuova malga Faverghera. Spetterà, poi, all’assessore Marco Bogo trovare nuove attività da sviluppare sul Colle. La giunta Massaro pensa anche a rilanciare l’Orto botanico «e per questo parleremo con il Corpo forestale oggi carabinieri coinvolgendo il Parco nazionale Dolomiti». E per finire il quadro turistico a breve partirà anche l’ospitalità diffusa che colmerà il gap dei posti letto. Si tratta ad oggi di 10 appartamenti che hanno aderito. «Vogliamo costruire una cornice progettuale con l’Alpe e con altri soggetti pubblici e privati in cui rilanciare il Nevegal».


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