New look per la stazione di Ponte nelle Alpi: inaugurati i lavori
Ascensori, nuove pensiline, restyling del sottopasso, lavori alla viabilità: «Così festeggiamo i 110 anni del nostro scalo», dice il sindaco Paolo Vendramini

PONTE NELLE ALPI. È arrivato il primo “Trenobus delle Dolomiti” della stagione estiva. Ma è arrivato anche, e soprattutto, il nuovo piazzale della stazione di Ponte nelle Alpi. Tra l’adeguamento dei marciapiedi, l’installazione di ascensori e pensiline, il restyling del sottopasso, il miglioramento della viabilità stradale (in accordo con Comune e Provincia) e la riconversione dell’ex area scalo merci, la stazione si presenta ora in una veste rinnovata.

Alla presenza delle istituzioni, è andata in scena la cerimonia d’inaugurazione, scandita dal taglio del nastro. «È stato fondamentale il gioco di squadra - afferma il sindaco Paolo Vendramini - oltre alla programmazione fra Comuni, Regione, Provincia e RFI. Grazie a questo intervento andiamo verso il futuro, perché ci stiamo concentrando su un principio di mobilità sostenibile».
Un traguardo di rilievo in un momento particolare: «È un regalo che facciamo alla stazione ferroviaria per i suoi 110 anni di vita. Una stazione che è nel cuore di tutti i pontalpini e ha una storia importante: basti pensare che, nel 1964, è stata la location del film “Il colonnello Von Ryan” (Von Ryan's Express) con Frank Sinatra e Raffaella Carrà».
L’investimento per realizzare i lavori, eseguiti dalla ditta IM.A.F. Srl, supera i 500mila euro: «Grazie alle istituzioni - conclude Vendramini - ma anche alle associazioni. Come la Fiab (Federazione italiana ambiente e biciclette) che offre sempre preziosi aiuti e gli spunti per cogliere al volo le occasioni. A questo proposito, insieme ai Comuni di Soverzene, di Alpago, Chies e Tambre, stiamo realizzando una nuova possibilità di ciclabile, attraverso un bando di 5 milioni di euro».
Dal canto suo, infine, Giuseppe Brusamolin di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha confermato l’impegno per il territorio: «Non ci fermiamo. Anzi, siamo pronti per la fase 2, legata al piano Olimpiadi 2026».
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