No a scuole super affollate c’è un protocollo di intesa

Tra la Provincia di Belluno e l’Ufficio scolastico territoriale che impone ai presidi di limitare le iscrizioni allo spazio disponibile. Salgono gli studenti a Calvi e Renier
Di Paola Dall’anese
18/06/03 SCUOLA LICEO SCIENTIFICO RIGHI ESAMI DI MATURITA' PROVA SCRITTA DI ITALIANO .
18/06/03 SCUOLA LICEO SCIENTIFICO RIGHI ESAMI DI MATURITA' PROVA SCRITTA DI ITALIANO .

BELLUNO. Un protocollo di intesa tra Provincia e Ufficio scolastico territoriale per gestire le iscrizioni nelle scuole superiori bellunesi, affinché non si concentrino numeri di studenti tali da dover ricorrere a strutture esterne all’istituto per poterli contenere tutti.

È quanto è stato messo a punto tra i due enti alcuni mesi fa, in un documento che a breve dovrebbe essere sottoscritto dalle parti.

«Il senso di questo protocollo», precisa l’assessore all’edilizia scolastica provinciale, Ezio Lise, «è quello di spingere i vari istituti superiori a tenere conto della capacità ricettiva delle singole strutture, senza strasbordare come si fa ora. Vogliamo far capire ai dirigenti scolastici che nelle iscrizioni degli studenti devono tenere conto della disponibilità degli spazi. Si tratta di accorgimenti che in altre realtà, come quella veneziana, sono già applicati. Non abbiamo aule prefabbricate che possiamo costruire sul posto: l’ideale sarebbe avere una cittadella dell’istruzione, ma le nostre scuole superiori sono sorte alla fine del secondo dopoguerra e quindi non possono essere modificate a piacimento. D’altra parte capiamo i disagi dei dirigenti scolastici che in alcuni casi sono costretti a dislocare i loro studenti in più sedi, come per il Catullo».

Per sopperire a questi disagi e per comprendere meglio come suddividere i ragazzi nelle aule, «la Provincia sta fornendo le mappature delle scuole per rendere evidente il carico di allievi possibile per aula. Se il Ministero permette classi da 30 persone, sarà così possibile verificare se in quell’aula ci stanno i 30 alunni. Va bene adeguarsi ai parametri nazionali, ma sempre nel rispetto della sicurezza, della disponibilità di luce e aria».

Una situazione che si è acuita soprattutto quest’anno con alcune scuole chiuse soprattutto nel Feltrino.

Intanto, i numeri delle preiscrizioni per il prossimo anno in provincia sono già quasi definitivi. Cifre in aumento agli istituti Calvi e Renier, per la soddisfazione dei dirigenti scolastici. «Dopo lo scivolone dello scorso anno», sottolinea la preside del Calvi, Renata Dal Farra, «quando avevamo avuto 90 preiscritti, quest’anno abbiamo superato i 120, dato non ancora definitivo ma che porterà ad aumentare le prime classi da quattro a cinque. E di questo siamo contenti, vista anche l’offerta del nostro istituto e l’alternanza scuola-lavoro che dobbiamo garantire a partire dal terzo anno di studi».

Bene è andata anche al Renier dove ci sono già 42 iscritti in più rispetto all’anno in corso. «Cosa che però non implicherà alcun aumento di prime che rimarranno sempre le 9 attuali», sottolinea il dirigente, Paolo Fratte. «Abbiamo avuto 67 iscritti nel liceo delle scienze umane, 94 al linguistico, 27 al musicale e al liceo economico-sociale per un totale di 215 studenti (erano 173 l’anno scorso). Penso che questo dipenda sia da una tendenza nazionale che punta a studi linguistici, ma anche dalla collaborazione che esiste tra docenti. Speriamo», conclude il preside, «che la Provincia di Belluno intervenga questa volta per crearci aule in più per mettere gli studenti. Non si tratta di grandi lavori». Numeri pressoché uguali, invece, a quelli dello scorso anno all’Iti Segato, al Brustolon e al Catullo.

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