"No ai fuochi alla sagra di Polpet": petizione per difendere gli animali

Al posto dei botti, secondo i firmatari la notte potrebbe essere illuminata da fontane danzanti. Ma il sindaco si schiera con la tradizione
Foto Ciurca- fuochi d'artificio fdm
Foto Ciurca- fuochi d'artificio fdm

PONTE NELLE ALPI. Fontane danzanti al posto dei classici fuochi d’artificio. Il rumore dei botti spaventa gli animali, ed è a loro (a quelli domestici ma anche a quelli selvatici) che pensa Mary Scarzanella, la titolare del negozio La tana del lupo. L’anno scorso ha raccolto trecentoventi firme per chiedere al gruppo 90, organizzatore della sagra di Polpet, e all’amministrazione, di evitare di chiudere l’evento con i fuochi d’artificio.

Fuochi silenziosi. «Non ho ricevuto alcuna risposta dall’associazione, così mi sono rivolta al sindaco», racconta. «Da aprile, ho ricevuto risposta all’inizio di agosto. Chiaramente, picche». È tutto pubblico. Le lettere, sia quella inviata dalla Scarzanella che la risposta di Vendramini, si possono leggere sulla pagina facebook del negozio. La donna chiedeva di eliminare i botti iniziali e finali, lasciando lo spettacolo pirotecnico ma usando fuochi silenziosi: «Ce ne sono, come le fontane», racconta. «Quest’anno la sagra di Limana si concluderà con uno spettacolo di questo tipo. Non capisco perché anche a Polpet non si possa farlo».

Animali e tradizione. La petizione è stata avviata perché si teme per gli animali: «Ormai tutti noi ne abbiamo in casa e ben sappiamo quanto si spaventino quando sentono questi rumori», continua la Scarzanella. «Ma ci sono anche quelli selvatici. I botti vengono sparati a ridosso del bosco, e ogni anno vediamo gli uccelli che se ne vanno dai nidi, le volpi che scappano impaurite. Il sindaco mi ha risposto che i fuochi sono una tradizione dal 1400, ma nel 1400 si bruciavano le streghe in piazza e non mi risulta accada ancora. Esistono soluzioni alternative, come i fuochi d’artificio silenziosi. E tanti Comuni hanno vietato i botti tramite un’ordinanza, che era quello che chiedevamo noi».

«Se la sagra è dedicata alla Madonna, come mi ha risposto il sindaco, non avrebbe più piacere a vedere i soldi spesi per i fuochi investiti in cose più concrete?», conclude. «A me questa risposta sembra tanto politica e basta. Sensibilità nei confronti degli animali? Nessuna. E non sono nemmeno state considerate 320 persone, che hanno firmato una petizione alla quale il Gruppo 90 non ha neanche risposto. Ci sentiamo presi in giro».

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