«No autostrade volanti sulle Alpi»
Esultano gli ambientalisti: «Un risultato straordinario, ed è solo il primo passo»
CORTINA. «E adesso le Alpi senza nessuna autostrada volante». La reazione del mondo ambientalista all’impegno preso da Terna con i sindaci di Cortina e di Auronzo rasenta addirittura l’entusiasmo. Continua ormai da anni la lotta delle associazioni, lungo tutto l’arco alpino, contro le infrastrutture che impattano sull’ambiente. E gli elettrodotti aerei sono i primi ad essere messi in discussione. In tanti casi, ai rappresentanti dell’ambientalismo si uniscono i paesi, come è avvenuto nella vicina Carnia contro il progetto di un collegamento tra l’Austria e le industrie di Osoppo.
«Essere riusciti ad ottenere un tale risultato ai piedi delle Dolomiti, in una zona delicata come quella di Auronzo e Cortina, in presenza di una protezione strategica qual è quella Unesco», sottolinea Luigi Casanova, figura storica di Mountain Wilderness, «è un risultato straordinario, anzi, direi quasi un miracolo. Adesso si tratta di procedere con altre campagne dagli obiettivi analoghi».
Michele Boato, fondatore dell’Ecoistituto Veneto, tra i pionieri delle battaglie per l’interramento delle “autostrade elettriche” si dice certo che «questo è il primo passo, altri ne seguiranno». Un primo passo sulle terre alte ma che, secondo Boato, sarà implementato anche in pianura dove, tra l’altro, è più facile e meno costoso interrare gli elettrodotti.
Il no al collegamento aereo tra Cortina ed Auronzo era stato un cavallo di battaglia della sindaca Tatiana Pais Becher e dei suoi compagni di avventura. E proprio nell’imminenza delle elezioni comunali la candidata alla guida di Auronzo si era pronunciata in termini drastici contro qualsiasi ipotesi di attraversamento da parte di Terna con cavi elettrici. «Se sarò sindaco, mai e poi mai farò una concessione di questo tipo», aveva assicurato. «Ringraziamo la determinazione della sindaca di Auronzo, come pure quella del Comune di Cortina», anticipa Casanova. «Ma ringraziamo anche la Regione Veneto e la Provincia di Belluno che stanno acquisendo una sempre maggiore sensibilità su questi temi. Conosciamo tutti la determinazione della Provincia di Bolzano contro gli elettrodotti aerei, tanto che Terna ha dovuto cedere a Vipiteno per l’interramento. Ma», prosegue Casanova, «era tutt’altro che sicura una vittoria di tanto spessore nel Bellunese e in Veneto, dove le sensibilità stanno crescendo solo da qualche tempo» .
E adesso, insiste Boato, tutti impegnati, pancia a terra, per l’interramento anche dell’elettrodotto in Valbelluna.
(fdm)
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