No delle Regole all’arrivo della nuova funivia Staunies

L’ente ha dato parere negativo alla stazione di monte: rientra nell’area del Parco. Necessaria una variante al Piano ambientale con un allungamento dei tempi

CORTINA

Non c’è, almeno per ora, il via libera definitivo al progetto per la realizzazione del nuovo impianto funiviario a Staunies, che la società Faloria ha presentato ufficialmente il 5 febbraio scorso, in occasione dei festeggiamenti per gli ottant’anni dall’inaugurazione della funivia Faloria.

L’impedimento arriva dalle Regole d’Ampezzo, che se da un lato hanno dato parere positivo all’area di loro proprietà per quanto riguarda la stazione di partenza, dall’altro hanno fornito parere negativo per la stazione di arrivo, sulla forcella Staunies.

Questa zona non è in realtà di proprietà delle Regole, ma del Demanio, tuttavia rientra nell’area del Parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, in gestione all’antico ente ampezzano.

Il Piano ambientale del Parco prevede una sistemazione della stazione di arrivo in linea con la situazione precedente allo scadere della concessione del vecchio impianto.

Il nuovo progetto della società Faloria prevede invece una nuova stazione, completamente diversa da quella precedente. L’ente regoliero si è quindi visto costretto a fornire un parere negativo su questo punto, in quanto in contrasto con il Piano ambientale del Parco naturale della Regine, gestito dalle Regole.

Per avere un parere positivo sarà necessaria una variante al Piano ambientale, e ciò allunga i tempi dell’iter burocratico di approvazione del progetto dagli enti territoriali interessati.

La variante dovrà infatti venire prima approvata prima dalle Regole d’Ampezzo, poi dalla commissione scientifica, infine dalla Regione, con il parere favorevole del Comune di Cortina. Tutto ciò comporterà un rallentamento di qualche mese, per poter ottenere tutte le autorizzazioni necessarie alla costruzione del nuovo impianto.

Il nuovo progetto dell’impianto a Staunies è stato redatto dall’architetto Johannes Niederstaetter, e ammonta a un valore di circa 9 milioni di euro. Dovrebbe andare a sostituire il vecchio impianto, costruito ancora per le Olimpiadi del 1956 come impianto e pista di riserva in caso di problemi di innevamento delle altre piste, e chiuso definitivamente nel 2016, dopo cinque proroghe dall’ultima concessione quarantennale del 1971.

Il progetto prevede la realizzazione di un Funifor simile a quelli già installati ad Arabba, Sella Nevea o sul Monterosa Ski. Questo sistema, brevettato da Doppelmayr, è in grado di far fronte a condizioni meteorologiche avverse, grazie alla sua configurazione a funi larghe.

Viaggiando su due funi portanti, il Funifor trasporta senza problemi da 60 a 100 passeggeri in ogni cabina. I vantaggi di questa soluzione, rispetto ad una normale funivia, sono la forte resistenza al vento e la possibilità di avere una sola cabina che riduce gli ingombri e i costi di funzionamento, inoltre sarà presente un solo pilone lasciando quindi il canalone Staunies libero ed evitando di andare ad intaccare il delicato ghiaione che negli anni ha creato non pochi problemi ai piloni del vecchio impianto.

Non ci sarà più la stazione intermedia, che permetteva ai meno esperti di percorrere solo la parte bassa della pista. —


 

Argomenti:stauniesregole

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi