No delle Regole d'Ampezzo alla centralina

Clamorosa decisione della Comunanza sul progetto per il Ru d’Ortiè

CORTINA. Clamoroso no delle Regole alla costruzione di una centralina idroelettrica sul Ru d'Ortiè. Il 58% dei Regolieri presenti all'assemblea generale della Comunanza delle Regole ha votato no al progetto per la realizzazione di una centrale idroelettrica in accordo con la ditta proponente, la En&En S.r.l.. La ditta proponente, secondo gli accordi con l'ente regoliero, avrebbe redatto il progetto ed eseguito i lavori della centralina, dal costo di 2 milioni di euro, potendo gestire l'impianto per 20 anni. Le Regole mettevano a disposizione della En&En 11.187 metri quadri di terreno. In cambio, la En&En avrebbe versato alle Regole il 14% dell'introito lordo.

Alla scadenza dei vent'anni, le Regole avrebbero potuto rinnovare la convenzione con la En & En S.r.l. per altri vent'anni, oppure appropriarsi della centralina. Centrale per la decisione contraria dell'assemblea è stato l'intervento accorato a difesa del territorio di Luciano Bernardi, consigliere del Cai, sezione di Cortina, che ha proiettato un video in cui si dimostrava come si poteva fare torrentismo sul Ru d'Ortiè, mentre dopo i lavori della centralina quel torrente non sarebbe più stato a disposizione.

L'assemblea ha colto il messaggio di Bernardi e gli argomenti dei contrari, che ruotavano attorno al fatto che le Regole esistono in particolare per difendere il territorio, prima ancora che fare mercato.

Sono stati 368 i no, 241 i sì e 31 le schede nulle: è prevalsa, quindi, la presa di posizione da parte dell'istituto regoliero a difesa del territorio. Buona la presenza all'Alexander Hall degli aventi diritto alla seduta annuale. Al catasto regoliero aggiornato sono 775 i regolieri a pieno titolo, 417 i "fioi de sote famea" (regolieri non a pieno titolo), per un totale di 1.192 aventi diritto. I presenti erano: 376 regolieri, 168 "fioi de sote famea", e 168 deleghe, per un totale di 671 presenze, anche se 544 effettive. Il bilancio, che presentava un disavanzo di 342.578,12 euro, dovuto ad un calo dei ricavi da terre e rocce da scavo nella discarica di Acquabona, è stato comunque approvato senza problemi: l'Assemblea ha recepito il mancato incasso dovuto ad una contrazione generale dell'economia locale, e ha apprezzato gli investimenti sul territorio che sono stati comunque portati avanti. Un nuovo regoliere è entrato nella Comunanza: si tratta di Bruno Bernardi "Da Laste", votato dall'82% dei presenti. Bernardi aveva dimostrato di poter entrare di diritto nella comunanza in quanto già all'inizio del Novecento la sua famiglia, originaria da Laste di Rocca Pietore, risiedeva in Ampezzo, e già allora aveva usufruito di legname da parte delle Regole.

Marina Menardi

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