No unanime alla centralina sotto il ponte della Vittoria
BELLUNO. Sarà anche poca l'acqua rimasta nel Piave, ma continua a fare gola alle società che costruiscono centraline idroelettriche. L'ultima richiesta di derivazione l'ha presentata la Reggelbergbau, società bolzanina che vorrebbe piazzarne una sotto al ponte della Vittoria, a Borgo Piave.
Se ne sono accorti i consiglieri del Movimento 5 stelle, spulciando il Bur uscito il 22 maggio. Sergio Marchese e Andrea Lanari hanno chiesto di discutere del progetto in coda al consiglio comunale che si è svolto ieri, perché farlo nella prossima assemblea rischia di essere tardi, e al termine di un breve dibattito è stato prodotto un ordine del giorno snello, con il quale il consiglio esprime «netta contrarietà alla realizzazione dell'opera».
Una presa di posizione decisa, che nasce da una serie di motivazioni chiare. «Innanzitutto si tratterebbe di un'opera molto invasiva per il nostro territorio», ha evidenziato il sindaco Massaro. «Si troverebbe fra il ponte Bailey e il ponte della Vittoria, ma le ripercussioni dell'intervento si avrebbero fino al parco fluviale di Lambioi. Un'area che abbiamo appena sistemato, investendo parecchie risorse».
Tanti soldi sono stati spesi anche per la riqualificazione e il potenziamento della rete ecologica lungo l'asta del Piave, un intervento che non è ancora terminato. «E poi non ci è stata data alcuna informazione in merito alla richiesta di derivazione per scopi idroelettrici. Questo intervento mi trova nettamente contrario», ha aggiunto il sindaco, invitando il consiglio ad assumere un'iniziativa per mettere nero su bianco il niet del Comune alla costruzione della centralina.
Detto fatto: in cinque minuti è stato preparato un ordine del giorno con il quale il consiglio comunale, «venuto a conoscenza della richiesta di derivazione idroelettrica della società Reggelbergbau esprime netta contrarietà alla realizzazione dell'opera, e dà mandato al sindaco di compiere tutti gli atti istituzionali necessari» ad impedirne la costruzione. Anche coinvolgendo i colleghi di Limana e Ponte nelle Alpi, perché esistono richieste di derivazione anche in questi comuni. Irma Visalli ha suggerito di coinvolgere anche la Provincia.
Finora nessuno si era accorto della domanda presentata dalla società bolzanina. Meno male che i 5 stelle hanno dato una sbirciata al Bur. La richiesta prevede di prelevare l'acqua a quota 328,59 metri sul livello del mare e di restituirla a 326,40 metri, per produrre sul salto di 4,03 (quattro metri) energia idroelettrica. La centralina avrebbe potenza nominale 607,23 kW e sarebbero derivati in media 15.369 litri/secondo (al massimo 30 mila litri/secondo). Sotto al ponte della Vittoria, una delle porte d'ingresso della città. Palazzo Rosso dice no.
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