«Noi in attesa, ma ci sono ampi margini di crescita»

FELTRE. Il consorzio di valorizzazione e tutela della noce - e della nocciola - feltrina guarda con favore all'interessamento dei gruppi piemontesi nei confronti dei territori inutilizzati (o...

FELTRE. Il consorzio di valorizzazione e tutela della noce - e della nocciola - feltrina guarda con favore all'interessamento dei gruppi piemontesi nei confronti dei territori inutilizzati (o sottoutilizzati) della provincia.

«Nel Feltrino sta venendo avanti una rete di produttori di nocciole che tocca anche Arsiè e Lamon», anticipa il presidente Valerio Giusti, «parliamo di circa 30 quintali di prodotto raccolto lo scorso anno», quindi piccole quantità rispetto alle grosse produzioni richieste da Novi o Ferrero. «Noi ci qualifichiamo con la “nosela mestega” feltrina, che è più allungata rispetto alla trilobata di Cuneo, tonda e più facilmente lavorabile. Siamo anche stati a Cherasco per capire come si muove la produzione del piccolo frutto e abbiamo capito che ci sono grossi margini di crescita».

Il consorzio ha acquistato una sgusciatrice per offrire un servizio in più ai propri produttori, anche se il sogno sarebbe un altro: «Abbiamo presentato un progetto ai Comuni di Fonzaso, Lamon e Sovramonte per sviluppare il Punto Verde di Fonzaso, al momento sottoutilizzato», aggiunge Giusti, «l'idea sarebbe quella di renderlo un vero e proprio laboratorio di trasformazione della materia prima, ma dobbiamo aspettare che le amministrazioni competenti prendano le opportune scelte».

L'idea era infatti quella di farlo concorrere al prossimo bando di accesso ai Fondi per i Comuni di confine. «Questo renderebbe la nocciola una regina e offrirebbe agli appassionati la giusta assistenza e consulenza».

Ma alla base di tutto serve una «richiesta commerciale, altrimenti non ha senso immettersi sul mercato». In questo senso i due colossi della produzione dolciaria italiana a base di cacao e nocciole garantirebbero un terreno fertile di crescita. «In questa fase è fondamentale fare massa critica e porci come interlocutori alla pari, per inserirci in un potenziale sviluppo del prodotto. Dobbiamo essere bravi a ritagliarci la nostra fetta di mercato, anche con la nostra varietà».(f.v.)

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