«Noi siamo pronti a darvi una mano»
BELLUNO. «Il nostro appoggio al documento programmatico che ci hanno consegnato ieri è totale e incondizionato, così come siamo pronti a fare la nostra parte nel futuro tavolo dell’economia provinciale».
Pdl, Lega Nord e Scelta civica appoggiano gli imprenditori bellunesi, che ieri, dalle sale della Camera di commercio, hanno lanciato un allarme, ma anche una sfida alla politica locale e nazionale per far ripartire l’economia.
Per Stefano Ghezze, coordinatore provinciale del Popolo della libertà, «il sostegno alle imprese, lo sviluppo di una concorrenza sana e leale, la sburocratizzazione fanno parte del nostro dna liberale e democratico. Se tutte le imprese hanno bisogno di uno Stato snello ed efficiente, le imprese di montagna necessitano di qualcosa in più, visto che la polemica di questi giorni con l’Alto Adige ci insegna che esistono delle disparità di trattamento incredibili tra territori. Per questo la nostra ricetta, meno Stato e burocrazia e più mercato e concorrenza dall’altro, è ideale per rilanciare il cuore produttivo della nostra terra».
Per il segretario provinciale del Carroccio, Diego Vello, l’appello degli artigiani e dei commercianti bellunesi diventa il pretesto per rilanciare il federalismo e quella divisione tra Nord e Sud. «Se parte di quei 100 miliardi di euro che producono insieme Piemonte, Lombardia e Veneto restassero in loco non ci sarebbe bisogno di nessun antidoto contro la crisi», precisa Vello in una nota. «Infatti basterebbe reinvestire quello che già produciamo. Concetti semplici», secondo il segretario della Lega Nord, «ma a volte essenziali per rilanciare le imprese del Nord. Perché è arrivato il momento che anche le forze economiche e produttive del Nord, come Belluno, si rendano conto che i loro gettiti vanno a foraggiare il Sud».
Ma per Giancarlo Ingrosso, candidato alla Camera di “Scelta civica” la ricetta vincente è Monti, «l’unico politico che ha iniziato durante l’anno in cui è stato al governo a ridurre l’elenfantiaca spesa pubblica italiana, senza intervenire sulla quale non è possibile ridurre le tasse. Serve creare», conclude Ingrosso, «un vero e proprio distretto anche con Bolzano, per fare ricerca e innovazione grazie alle agevolazioni fiscali e alla disponibilità di fondi per gli investimenti».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi