Nomina vicina dei primari per urologia e medicina

FELTRE. Sono sette i candidati ammessi al concorso per primario urologo da fare entro la fine dell'anno, data fatidica che segnerà la svolta epocale dell'Usl di Feltre destinata a convolare nella megazienda Dolomitica. E il 22 di questo mese, è la volta del concorso per primario di medicina generale con una quindicina di candidati che vantano curricula di grande interesse scientifico. Il mosaico, dunque, dopo la nomina del primario di nefrologia e dialisi (reparto rimasto senza vertice per poco più di un anno), e quello di radiologia (rimasto scoperto per pochi mesi), si va completando. Manca solo il concorso per primario di oncologia, non ancora autorizzato. Ma intanto si procederà alla nomina del futuro direttore di urologia, diventata unità operativa autonoma e non più servizio affiliato a chirurgia generale, già nel 2012 con la nuova dotazione sanitaria delle schede regionali. E si arriva a oggi.
Entro il termine del 21 settembre, hanno presentato domanda sette candidati, fra interni e esterni al Santa Maria del Prato. Fra gli interni, ci sono Daniele Xausa, attuale responsabile di urologia, e Roberto Bertoldin. Fra gli altri candidati, partecipano al concorso gli specialisti Wanni Battanello, Paolo Chierigo, Maurizio Lazzarotto, Lucio Dell'Atti e Silvio Stener. Il reparto di urologia da anni ormai deve far fronte a un pluslavoro che coinvolge tre soli urologi in organico, Roberto Bertoldin e Giuseppe Coschigliano più il responsabile Daniele Xausa, ai quali viene affidata la gestione di 4.500 visite di media con interventi di vario tipo al seguito. E sono anni che l'ospedale si confronta con il problema di trovare rinforzi anche in questo settore.
Anche perché lo specialista urologo, se non è proprio una mosca bianca come lo sono i pediatri centellinati con il contagocce dalle scuole di specializzazione, non si trova con grande facilità. Da qui il ricorso ai gettonisti, attinti dalla graduatoria. La nomina di un primario per un reparto autonomo e libero di trovare e gestire risorse per una completa programmazione d'équipe, dunque, è un passaggio cruciale. In sospeso, invece, resta il primariato di oncologia. A questo proposito va evidenziato che Romana Segati, pietra angolare del servizio nato a Feltre vent'anni fa, ha partecipato al concorso di Belluno e risulta prima classificata. Basta solo che il San Martino ne deliberi l'incarico e la professionista partirà per l'ospedale del capoluogo. Lasciando ai meglio informati e ai più preoccupati, gli esponenti di comitato, il dubbio su cosa rimanga di oncologia a Feltre. Nella prospettiva di un dipartimento provinciale oncologico che faccia base logistica al San Martino di Belluno per l'Usl Dolomitica. (l.m.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi