Non arriva il finanziamento per sistemare la Panoramica di Feltre

Il piano è cofinanziato dal Comune e inserito in graduatoria ma non ha ricevuto il contributo regionale. Perenzin: «È un intervento da fare». Nel progetto anche la sistemazione dell’attraversamento
FELTRE. Battuta d’arresto per il progetto di consolidamento del muro di sostegno di via Panoramica: il lavoro non è stato finanziato dalla Regione ma resta una priorità da risolvere per il Comune.


«Quello è un intervento da fare», conferma il sindaco Paolo Perenzin, che non si fa scoraggiare. «Abbiamo il progetto preliminare con la disponibilità al cofinanziamento che è stato inserito in graduatoria, ma la richiesta di contributo regionale non è stata finanziata in prima istanza. C’è da capire se la graduatoria del bando (che arriva fino a un finanziamento di 200 mila euro) scorrerà e se potremo andare avanti per quella strada. Altrimenti bisognerà inserire il progetto nella programmazione ordinaria e poi eventualmente ripresentarlo al primo bando utile».


Quello preparato dal Comune è un progetto per interventi sulla sicurezza stradale che non riguarda solo il consolidamento del muro di sostegno della Panoramica. È inserito anche il miglioramento dell’attraversamento pedonale all’altezza di via Ottaviano Rocca con l’installazione di illuminazione notturna e segnalazione lampeggiante in attivazione automatica in presenza di pedoni.


La pericolosità di quel tratto di strada è stata segnalata a più riprese dai residenti della zona e in questo modo si vorrebbe dare risposta alle sollecitazioni. Si aggiunge infine la sistemazione del marciapiede tra via Tortesen e l’accesso al campus di Borgo Ruga. L’importo complessivo è di 225 mila 985 euro.


La necessità di non sottovalutare la situazione della Panoramica è legata al fatto che ci transita quotidianamente tutto il traffico pesante proveniente anche dalla Fenadora-Anzù e diretto verso Belluno (ma il discorso vale anche nella direzione opposta). È una questione annosa.


Nel frattempo restano al loro posto la rete rigida ai piedi del muro ammalorato in più punti, a difesa delle case da eventuali distacchi di sassi, e la fila di transenne davanti alla balaustra del marciapiede per impedire ai pedoni di camminare verso il parapetto pericolante. Le protezioni sono lì ormai da più di due anni, da quando – era inizio 2015 – nel muro si era aperto un buco con la caduta di sassi rotolati giù verso i terreni delle abitazioni sottostanti. Nel pacchetto di lavori sono previsti la sostituzione della balaustra del marciapiede in calcestruzzo con una nuova in metallo, la creazione di drenaggi per l’acqua, la ricostruzione a getto di calcestruzzo delle parti degradate del muro e il suo consolidamento con la posa di tiranti metallici e due file di putrelle fissate con i chiodi per preservare la stabilità del muro e mantenerlo ancorato al pendio.


Raffaele Scottini


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