Non c’è il via libera ai funerali di Bigi

BELLUNO. Bigi è ancora in obitorio. Quel corpo senza vita non può che essere il suo, ma la Procura della Repubblica non ha ancora dato il nulla osta alla sepoltura del 70 trovato morto il 19 dicembre nella baraccopoli in riva al Piave, all’altezza di Levego e dilaniato dai suoi cani. In mancanza di parenti per il riconoscimento, non c’è ancora il Dna e, quindi, la certezza scientifica che sia lui. Il fatto che non lo si veda più in giro, lungo la Sinistra Piave non basta assolutamente.
Il parroco di Levego, Rinaldo Ottone per la parte religiosa e l’assessore comunale al Sociale, Valentina Tomasi per quella economica sono pronti ormai da giorni, ma la salma di Giancarlo Bigi non si è ancora mossa dall’ospedale San Martino ed è passato un mese dal decesso, tenuto conto che la morte risaliva ad alcuni giorni prima.
La cause del decesso saranno precisate dai risultati dell’autopsia eseguita dall’anatomopatologo Cirnelli, per il momento si parla di un malore, che ha provocato un arresto cardio-circolatorio. Ci vorrà ancora un po’ di tempo. —
G.S.
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