«Non falsificò il testamento» la procura ricorre in Appello
LENTIAI. Eredità Gasperin: parte civile e procura impugnano l’assoluzione di Dora Tres. I fatti contestati alla donna sono ormai datati e i reati di falso ideologico in atto pubblico e appropriazione indebita sono vicini alla prescrizione, ma l’avvocato Dalla Mule, che tutela Enzo Carlin, e il pm Marcon hanno presentato appello e contano che l’udienza veneziana sia fissata velocemente.
Tres era accusata di aver falsificato il testamento dello zio acquisito per diventarne erede universale. Era nipote della moglie di Corrado Gasperin che rimase vedovo e visse da solo. La donna era l’unica parente che andasse a trovarlo per fargli compagnia e aiutarlo in caso di bisogno. Un comportamento determinante nella sentenza di assoluzione del giudice Coniglio.
Gasperin morì nel 2010 e qualche mese prima era stata proprio la Tres a portare al notaio Zamberlan di Feltre il testamento olografo in busta chiusa, trovato in una credenza in mezzo ad altri documenti. Il testamento fu pubblicato dal notaio a metà settembre e Tres divenne l’erede di due case (una era già nella sua disponibilità) e 236 mila euro in denaro. Gasperin, però aveva dei parenti diretti: cugini che avrebbero ereditato tutti i beni se non avesse lasciato questo testamento. In particolare, a dubitare dell’originalità del documento fu Enzo Carlin che aveva denunciato Tres e adesso ricorre in Appello, insieme alla procura. (g.s.)
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