“Non fu incuria” ma quella parola rimane nella legge

DIGA DEL VAJONT. Il Movimento Cittadini per la memoria del Vajont si mobilita contro la parola “incuria”. La contestata dicitura che sta alla fine della “Giornata nazionale in memoria delle vittime...
DIGA DEL VAJONT. Il Movimento Cittadini per la memoria del Vajont si mobilita contro la parola “incuria”. La contestata dicitura che sta alla fine della “Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali” istituita ogni 9 ottobre dal Parlamento nel 2010 è stato uno dei temi del dibattito durante la tredicesima edizione della notte bianca in diga.


«Questa legge è stata una nostra battaglia sin dalla nascita del gruppo – spiega la giornalista Lucia Vastano - portata avanti grazie ai parlamentari Gino Sperandio e Paolo Cacciari. Si era arenata e poi è rispuntata con due modifiche che contestiamo: l’inserimento dei “disastri naturali” e soprattutto “l’incuria causata dall’uomo”. L’incuria non è colpa e non è giusto che i nostri posteri ricordino questa giornata così. Per noi il Vajont è il paradigma delle ingiustizie e stragi nazionali dove la verità viene insabbiata. È ora di fare un’azione concreta per ripristinare la memoria “corrotta”».


Presenti i sindaci che, pur tutti concordi sulla negatività della dicitura, ritengono di aver già fatto tutto il possibile per cambiarla. «Per noi il 9 ottobre è sempre sarà il giorno del Vajont – ha detto il sindaco di Longarone Roberto Padrin - purtroppo però dobbiamo dirlo: nessuno negli anni di approvazione della legge, quando si poteva fare, è riuscito a cambiare la dicitura. Bastava solo togliere le ultime parole. Abbiamo tentato la via delle lettere e raccolta firme. Ora speriamo nella nuova legislatura e nell’invito che abbiamo rivolto al Presidente della Repubblica a venire qui. Comunque sono disposto a condividere un documento e farlo valere nelle sedi opportune».


«Io ho poca fiducia nel Parlamento – dice il sindaco di Vajont Lavinia Carrara - direi che dobbiamo invece concentrarci sulle giovani generazioni e sulla trasmissione della memoria». Sulla stessa linea anche il sindaco di Erto Antonio Carrara. Il deputato Giorgio Zanin ha spiegato la difficoltà di modifica della dicitura dato l’iter burocratico molto complesso. Ora il Movimento tenterà quindi la strada di un nuovo documento di sensibilizzazione. Nel pomeriggio di sabato anche il lancio simbolico dei palloncini Unicef in ricordo dei 487 bambini e ragazzi morti il 9 ottobre.
(e.d.c.)


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