«Non mangiate quelle patate rubate»

Agricoltore di Arson si preoccupa per i ladri: «Le avevo appena trattate con un potente insetticida»

FELTRE. Gli hanno rubato circa venti chili di patate dal campo, ma più che arrabbiato per il furto subìto è preoccupato per la salute dei ladri perché le piante erano state trattate con un insetticida per il controllo della dorifora. L'insetticida è il Confidor prodotto dalla Bayer che ha un periodo di decadenza di quattordici giorni e allora, fa sapere il coltivatore di Arson, che preferisce rimanere anonimo, «sarebbe opportuno che chi ha commesso il furto lavi immediatamente tutti gli abiti che indossava e non proceda al consumo alimentare delle patate».

Insolito furto quello capitato nella notte tra lunedì e martedì ai danni di un sessantenne residente ad Arson, che è stato derubato di una cinquantina di piante di patata, estirpate dal terreno ancora indietro nella maturazione. «Il danno di per sé non è grave, se non per lo sfregio del furto», dice il feltrino, figlio di contadini, che però spiega: «Non ho mai visto una cosa così, l'episodio mi lascia perplesso».

«Avranno portato via una ventina di chili di patate, ma non è quello che mi preoccupa», spiega l’uomo. «Desidero che venga data massima diffusione al messaggio che, giusto poche ora prima (lunedì pomeriggio), la coltivazione era stata trattata contro la dorifora (è un insetto che attacca la patata e il danno si manifesta sulle foglie) e bisogna fare un po' di attenzione perché è uno di quegli insetticidi piuttosto pesanti».

Nonostante la seccatura del furto subito, insomma, viene fuori il buon cuore del derubato, che pensa alla salute dei ladri, avvisandoli di fare attenzione: «Mi viene in mente Alex Drastico – il personaggio interpretato da Antonio Albanese qualche anno fa – che pensava tutto il male possibile a quelli che gli facevano i dispetti e anch'io potrei fare lo stesso, ma in realtà non è così».

«Un po' di preoccupazione c'è perché l'insetticida non fa bene, tirando su le piante con le mani», aggiunge il coltivatore feltrino, che si è accorto del furto ieri mattina, dopo aver fatto il trattamento lunedì pomeriggio. «Ero passato per controllare gli effetti», spiega. «È stata una cosa abbastanza strana, che mi ha fatto anche ridere all'inizio, però potrebbe essere pericoloso per chi ha maneggiato le piante per estirparle».

Il proprietario del campo abita a circa cento-centocinquanta metri di distanza dal terreno, che si trova vicino alla strada. Durante la notte non ha sentito rumori.

Tra l'altro la via è sterrata, con tanto di divieto di accesso posizionato dal Comune a causa di un rischio di smottamento. C'è il cartello segnaletico, ma nessuna sbarra che chiuda il passaggio alle auto. (sco)

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