Non pagava l’affitto e calunnia i locatari maghrebino stangato

QUERO VAS. Non paga l’affitto e calunnia i padroni di casa. Il giudice Coniglio ha condannato Mohammed Zorgan a un anno e mezzo di reclusione, assolvendolo invece per la minaccia. Il maghrebino era andato alla caserma dei carabinieri di Quero per denunciarli, pur sapendo che erano innocenti. L’ipotesi di reato era quella di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

Di fronte al militare, aveva dichiarato che un’abitazione di Alano di Piave era stabilmente occupata da lui e dalla sua famiglia; che a metà marzo del 2015 alcuni arredi di sua proprietà erano stati spostati dall’appartamento in giardino e qualcosa era anche sparito; che non pagava l’affitto ormai da cinque anni, perché stava attraversando un momento di particolari difficoltà economiche e pensava che i colpevoli fossero proprio i due locatari.

Già nel corso delle indagini preliminari era emerso che, nel giugno 2014, aveva lasciato l’alloggio con tutta la famiglia, senza pagare diverse mensilità, per tornare in Marocco e rendersi irreperibile. È andato prima in Marocco e poi in Francia. Per un certo periodo è anche tornato ad Alano, facendosi però ospitare da un connazionale e non tornando al solito indirizzo conosciuto.

Oltre a questo, Zorgan si sarebbe avventato contro il locatario, agitando le mani, come per picchiarlo. Ma alcuni presenti l’avrebbero trattenuto e, in definitiva, ci sarebbe scappata soltanto una minaccia. Il pubblico ministero Rossi ha chiesto la condanna, soprattutto per il reato di calunnia e l’ha ottenuta. Assoluzione, invece, per la minaccia, come prospettato dal difensore Mauro Gasperin. —

G.S.

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