«Non si taglino i servizi sociali»

Spedito a Venezia il documento elaborato dagli amministratori

BELLUNO. Jacopo Massaro in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci dell’Usl 1 ha spedito nei giorni scorsi al presidente della Regione Zaia, agli assessori della sanità e del sociale, al direttore generale Mantoan, ai vari direttori dei dipartimenti veneti dei servizi socio-sanitari, alla Quinta commissione, ai consiglieri bellunesi, ai presidenti delle Conferenze dei sindaci, il documento votato all’unanimità la settimana scorsa degli amministratori locali dove si denuncia la difficoltà di garantire i servizi sociali in capo ai Comuni per la carenza di risorse per effetto della legge di stabilità 2015 che riduce drasticamente i trasferimenti agli enti locali.

I sindaci bellunesi chiedono che venga mantenuto il Fondo indistinto ai 18 milioni attuali per finanziare le attività sociali a favore di persone non autosufficienti come i centri diurni per disabili. Nel documento si chiede, inoltre, che venga mantenuto il fondo regionale per la non autosufficienza e le impegnative di residenziali per disabili assegnate all’Usl di Belluno attribuendone 10 all’Usl di Feltre per il centro per disabili gravi e gravissimi di Cusighe. Gli amministratori bellunesi ricordano, altresì, che dovranno essere avviati gradualmente alla Sersa sei posti letto per gli stati vegetativi permanenti aggiornando, quindi, il budget per gli interventi sull’area anziani.

Ma sul tappeto c’è anche l’annosa questione relativa alla discrepanza tra posti letti accreditati nelle case di riposo e le impegnative disponibili, e soprattutto tra il problema dell’aumento degli ospiti paganti rispetto a quelli coperti dalla Regione nella quota sanitaria.

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