Non visitò il bimbo, revocata la convenzione col medico
BELLUNO. «Il medico ha omesso un atto fondamentale del proprio servizio, che avrebbe dovuto essere compiuto senza indugio, stante il particolare status di salute del minore». Così il Collegio arbitrale dell’Usl 1 chiude il suo procedimento disciplinare nei confronti della guardia medica, Gerardo Marino che era stato indagato per omissione e rifiuto di atti d’ufficio dalla Procura di Belluno perché non era andato a visitare il figlio di turisti febbricitante a Forno di Zoldo. E l’Usl quindi ha deciso di revocare il rapporto di convenzione col medico dal 30 maggio scorso.
Il gup aveva prosciolto il medico, sentenza contro cui ha ricorso in Cassazione la procura di Belluno. L’Usl, dopo i fatti, aveva chiesto al Collegio arbitrale l’apertura di un procedimento disciplinare. E il Collegio, nel maggio scorso, ha dato ragione all’Usl evidenziando «la palese violazione dei compiti e delle funzioni del medico per essersi rifiutato a fronte di una richiesta di pronto intervento di provvedere in maniera tempestiva ai bisogni di salute del’utenza, nel caso di specie un paziente fragile, con particolare riferimento alla necessità di rispondere in modo adeguato etico e deontologico alla domanda di salute stessa».
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