Nove aziende interessate alla ex Smit Textile

AGORDO. Potrebbe essere giunta a una svolta positiva la vicenda che vede protagonista l’ex Smit Textile srl di Valcozzena ad Agordo, l’azienda che produce telai per macchine tessili industriali, la...

AGORDO. Potrebbe essere giunta a una svolta positiva la vicenda che vede protagonista l’ex Smit Textile srl di Valcozzena ad Agordo, l’azienda che produce telai per macchine tessili industriali, la cui sede principale è a Schio. Tanto che si pensa già a quando potrà tornare a produrre.

«Si tratta di una storia tormentata», dice Benedetto Calderone, della Fiom Cgil, «nasce diversi anni fa, quando le cose sono iniziate ad andare male, tanto che per diversi mesi i lavoratori non erano stati pagati, costringendoli a presentare un’ingiunzione di pagamento. Da qui si è passati al sequestro preventivo dei beni, fino al febbraio scorso, quando l’azienda, che nel frattempo è diventata St, è stata dichiarata fallita dal tribunale di Vicenza. I lavoratori sono stati messi in cassa integrazione straordinaria fino al febbraio 2016, con due possibilità: avviarli alla riqualificazione o far ripartire la fabbrica».

Avverso alla sentenza di fallimento, l’amministratore delegato ha presentato ricorso alla Corte d’Appello di Venezia, che l’altro ieri ha respinto la richiesta dell’amministratore, consegnando così i beni aziendali al curatore fallimentare che, avendoli nella propria disponibilità, potrà dare seguito alle numerose domande di acquisizione. «In questo modo», prosegue Calderone, «ci sarebbe la possibilità di reintegrare il patrimonio industriale e far ripartire l'azienda».

Fino a febbraio, nella ditta principale di Schio lavoravano 82 dipendenti, ad Agordo 12. Ad oggi, secondo quanto precisa il consulente del curatore fallimentare, Egidio Borriero, ci sono nove aziende che hanno palesato il loro interesse per l’acquisto di questa impresa. E tra queste, oltre a fondi di investimento stranieri e imprese da fuori regione, ci sarebbe anche una grossa azienda produttiva vicentina. Spetterà al curatore fallimentare valutare le varie offerte presentate.

Secondo le prospettive più entusiastiche, entro la metà dell’autunno si potranno già decidere le sorti della St di Agordo, tempi che potrebbero allungarsi qualora l’amministratore delegato St decidesse di ricorre in Cassazione. «Per l’ex Smit Textile le cose si sono messe bene», commenta Calderone, «perché la produzione potrebbe ripartire». «Stiamo parlando di una fabbrica che è proprietaria di brevetti e utilizzazioni industriali molto importanti», sottolinea il consulente Borriero, «un’azienda che rappresenta un fiore all’occhiello a livello mondiale. A questo si deve aggiungere il valore del personale, detentore di uno straordinario know how, che siamo riusciti a mantenere, contenendo la mobilità. Personale che presenta un attaccamento al lavoro encomiabile: sarebbe un peccato perdere tutto questo».

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