Nozze internazionali quattordici Paesi riuniti per il sì di Giulia e Jonathan
VAL DI ZOLDO
Quattordici nazionalità, cinque continenti e sette lingue parlate. Sono arrivati dal Perù, dal Brasile, dalla Colombia, dal Messico, da Puerto Rico, dagli Stati Uniti, dal Canada, dalla Francia, dalla Germania, dalla Spagna, dal Sud Africa, dall’Australia e dalla Macedonia, oltre che dall’Italia, per festeggiare Giulia Battistin e Jonathan Rugna, che si sono sposati sabato scorso nel più internazionale dei matrimoni in Val di Zoldo.
Lei canadese con origini zoldane di 27 anni (il nonno materno era della Val di Zoldo), lui 33 anni nato in Brasile e per metà americano, ma con radici lamonesi (il bisnonno Giovanni era emigrato durante la prima guerra mondiale). Sono stati due giorni di festa.
Nozze alle 13.30, foto di rito e poi ritrovo per cena alla storica locanda Tana de l’Ors, a Forno, dove è iniziata la festa, ripresa poi il giorno dopo per un “wedding brunch” all’hotel ristorante La Caminatha a Coi e terminata alle 14.30. Il primo ballo degli sposi è stata la samba e chissà dove decideranno di andare in viaggio di nozze, che hanno deciso di fare ad ottobre. Intanto però, una visita a Venezia, che da sempre ha un posto nella lista delle città più romantiche del mondo.
«Una cosa così non mi era mai capitata», racconta la wedding planner Elisa Boscolo Anzoletti, che sta aprendo una nuova agenzia, la “So chic wedding and emotions events”. È con lei che Giulia Battistin ha preso contatti la scorsa estate per l’organizzazione: «Quando la sentivo, era sempre in giro per il mondo».
Galeotto fu un incontro in Canada. Giulia si trovava lì per un lavoro con il governo canadese, mentre dal Brasile era arrivata una delegazione della quale faceva parte Jonathan. Si sono conosciuti e tra i due è scoccata la scintilla, che li ha portati all’altare, nella chiesa della frazione di Dont davanti a settanta persone da tutto il mondo. Il libretto della messa era stampato in due lingue, italiano e portoghese, e per la benedizione finale, il sacerdote, don Paolo Arnoldo, ha chiesto aiuto allo sposo, che ha tradotto nella sua lingua madre.
Tra lavoro e famiglia e tanti amici conosciuti tra una nazione e l’altra, al matrimonio si parlavano sette lingue. La maggior parte degli invitati è arrivata venerdì e sono stati due giorni e mezzo concentrati. Del trasporto si è occupato il servizio taxi Zoldobus, la torta è stata preparata da Laura De Col, in arte Ava’s cake, mentre il fotografo era spagnolo, Miguel Soria. Marinella De Min della Flowers.bl si è occupata delle decorazioni floreali. Fuori dalla chiesa è stato realizzato un allestimento scenografico, con una corsia bianca lunga 13 metri e ai lati alberelli di eucalipto, lanterne a terra e neve intorno.
Internazionali anche le tre damigelle della sposa, una zoldana, una canadese e un’altra brasiliana, così come brasiliano era il testimone dello sposo. Veneziano invece il piccolo paggetto che ha portato le fedi.
Dopo aver lavorato insieme per un po' nel campo dell’edilizia, adesso Giulia Battistin e Jonathan Rugna si preparano ad entrare nell’azienda di gelatieri della famiglia di Giulia in Austria. Per questo Jonathan sta seguendo un master in Spagna sulle nuove tecnologie da applicare in particolare al settore del gelato. —
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