Nubifragio a Rasai di Seren del Grappa: allagato un capannone

Il proprietario ha mobilitato gli amici per tentare di fermare l’acqua. Il sindaco Scopel: «Interventi ne abbiamo fatti, per via Solaroli cerchiamo i soldi»

Un quarto d’ora, mezz’ora al massimo di acquazzone, e giovedì sera il capannone nella zona industriale di Rasai è andato sott’acqua. «È già la terza volta che capita quest’anno», scrolla la testa Steve Dell’Agnolo, il lattoniere che si è trovato attrezzi e materiali a mollo nell’acqua scaricata dalla strada e dal tombino.

«Attorno alle 20 veniva giù una quantità impressionante d’acqua», spiega il suo vicino, il tipografo ed editore Silvio De Boni.

A Rasai il problema dello smaltimento delle acque non è nuovo. «Nella parte bassa del paese, quando le piogge sono un po’ più forti del normale, capitano questi allagamenti», dice ancora De Boni.

Giovedì sera è toccato al capannone di Dell’Agnolo, che quando si è accorto di quello che stava succedendo ha chiesto l’intervento dei vigili del fuoco e si è attaccato al cellulare per fare il giro degli amici e chieder loro una mano a fronteggiare l’acqua.

«C’è un pozzetto che con i temporali che fa ultimamente, che in un’ora ti scaricano l’acqua di un mese, non riesce a smaltire l’acqua e la convoglia nel nostro capannone», dice il lattoniere. «È arrivata dentro molto velocemente. Eravamo tornati da poco dal cantiere, c’erano per terra nel capannone trapani e materiale ancora da sistemare, l’acqua ha raggiunto tutto. E questa volta ci è andata ancora bene: a giugno, durante quel temporale grosso con la grandinata, avevamo otto centimetri d’acqua su mille metri quadrati di capannone».

«Giovedì sera ho chiamato gli amici ad aiutarmi», dice ancora, «per fortuna ha smesso di piovere e siamo riusciti a starci dietro ma l’acqua entrava anche con il portone chiuso. E ora dobbiamo finire di asciugare tutto e poi conteremo i danni. Mi è andata bene che eravamo qui, ma se capita in un giorno di ferie, o alle tre di notte mentre dormo e non risco a intervenire subito?».

«Faremo delle verifiche della situazione e cercheremo di capire come si possa intervenire», dice il sindaco di Seren, Dario Scopel. «Purtroppo il problema in quello specifico punto non mi è mai stato segnalato prima. Ma gli acquazzoni violenti provocano danni anche in altre zone che hanno problemi di smaltimento delle acque che si convogliano nello stesso punto e li abbiamo affrontati».

«In vicolo Fontana secca, ad esempio, abbiamo fatto un intervento lo scorso anno che è stato risolutivo», dice Scopel, «le bombe d’acqua non hanno più creato problemi. In altri casi abbiamo risolto intervenendo assieme a Gsp. Anche per via Solaroli, che in caso di violenti acquazzoni va in sofferenza, c’è un progetto da 150 mila euro pronto. Abbiamo presentato domanda di finanziamento più volte ma ancora attendiamo di trovare i soldi». —


 

Argomenti:allagamenti

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi