Numeri record nel reinserimento lavorativo

La cooperativa La Via di Agordo aiuta persone con problemi di alcol, droga e squilibri psichici. Gli incarichi di lavoro sono aumentati di oltre il 10% confermando la buona salute del terzo settore
Alcuni dipendenti della Onlus La Via di Agordo
Alcuni dipendenti della Onlus La Via di Agordo
AGORDO.
Dati positivi quelli in mano a una delle Cooperative sociali che lo scorso 15 settembre ha firmato il rinnovo per tre anni del protocollo d'intesa tra la Provincia di Belluno e gli operatori che si occupano sul territorio del reinserimento lavorativo di persone svantaggiate.


La Cooperativa La Via, società che opera nel settore del sociale e in provincia ormai da quasi 20 anni, scopre le carte in tavola mostrando numeri che parlano e che dimostrano quanto dal 2009 ad oggi gli incarichi di lavoro alle persone con problematiche legate ad alcool, droga e squilibri psichici siano aumentati di oltre il 10% confermando la buona salute del terzo settore.  Su un totale di 300 dipendenti sono circa 70 i lavoratori in condizione di disagio sociale e svantaggiati residenti in provincia di Belluno, provenienti dalle varie zone della provincia.


Il 70% di loro sono italiani e il 30% stranieri con la prevalente tipologia di inserimento lavorativo la psichiatria. Seguono l'invalidità e il disagio sociale. «Nel 2010 abbiamo raggiunto l'obiettivo prefissato e quello di mantenere i risultati ottenuti in termini di soddisfazione per l'esito degli inserimenti lavorativi con lo scopo di incrementare il numero e i cantieri/mansioni in cui poter sperimentare le persone in difficoltà», sostiene Francesco Scandolo, Presidente della Coop La Via.  «Nonostante il periodo di crisi generale - continua Scandolo - siamo riusciti ad aumentare il numero dei lavoratori occupati. Il rinnovo del protocollo è per me e per i miei soci/dipendenti un auspicio a continuare nella crescita del settore sociale.


Bisogna credere nella professionalità delle imprese impegnate in questo settore che può restare in buona salute se si premiano i progetti ritenuti validi, mantenendo lontana l'eventualità di favorire il criterio al ribasso nelle gare da appalto».  E' fondamentale consolidare le collaborazioni con gli enti pubblici e le amministrazioni locali per una maggiore sensibilizzazione non solo sul reinserimento dei lavoratori svantaggiati ma anche sull'avviamento di importanti progetti occupazionali per persone con gravi disagi.

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