Nuova biblioteca al “Savoia II”, torna in auge il progetto 2004

Si riprende in mano il progetto di creare la biblioteca comunale al “Savoia II”. È stato affidato allo studio di ingegneria Pool Engineering di Mareno di Piave l’incarico per la predisposizione di una perizia di stima dei costi dell’intervento di ristrutturazione – trasformazione edilizia del fabbricato. È all’albo la determina firmata dal responsabile del servizio Lavori Pubblici, Stefano Zardini Lacedelli, con la quale si impegna la somma di 6. 344 euro per avere una stima del costo della trasformazione per la realizzazione di una biblioteca pubblica. Si riprende così in mano una pratica datata e mai portata avanti. Nel 2004, infatti, fu fatta una convenzione edilizia tra la società GHS Hotel Savoia Spa ed il Comune che prevedeva che, in cambio dell’ampliamento dell’albergo, la società si impegnasse a concedere al Comune gratuitamente una porzione immobiliare di 610 mq al piano terra dell’edificio “Savoia II” ed una porzione immobiliare di circa 380 metri quadri al piano interrato. La società doveva poi versare al comune 50 mila euro in arredi. L’idea della giunta guidata dall’allora sindaco Giacomo Giacobbi era di realizzare nella parte di edificio comunale la biblioteca. Nel 2006 la giunta Giacobbi affidò pertanto all’architetto Franco Dall’Antonia di Treviso l’incarico di progettare gli arredi della futura biblioteca. Nel 2007 subentrò l’Amministrazione guidata da Franceschi, che invece decise di usare gli spazi del “Savoia II” per gli uffici comunali e di progettare una nuova biblioteca in zona stazione, in quello che doveva diventare il Polo Culturale di Cortina che non è mai stato realizzato. L’Amministrazione Franceschi nel febbraio 2012 diede l’incarico all’architetto ampezzano Christian Siorpaes di progettare gli arredi per spostare in via Roma gli uffici tecnici del Comune ed in particolare l’’ufficio edilizia privata, l’urbanistica, il patrimonio e lo sportello unico per le attività produttive.
Della questione si era interessato anche l’allora gruppo di minoranza “Per la nostra Cortina” che aveva protocollato, il 6 settembre 2014, un’interrogazione avente ad oggetto proprio la convenzione edilizia del 2004 che prevedeva la cessione gratuita di spazi per circa 1000 metri quadri ad uso pubblico. Stefano Ghezze, Gianpietro Ghedina e Rocco Dal Pont chiesero le intenzioni dell’Amministrazione sugli spazi che sono tuttora vuoti ed inutilizzati. Il progetto di spostamento degli uffici non è mai decollato e la società non ha così fatto fronte agli impegni assunti con la stipula della convenzione urbanistica sottoscritta il 31 maggio alla presenza del notaio Francesca Ruggiero, dove si stabiliva il cambio della destinazione d’uso di una porzione di immobile da cedere al Comune e il versamento di 50 mila euro, in arredi, a titolo di monetizzazione. «Non essendo mai stata attuata la trasformazione edilizia», specifica Lacedelli nella determina, «della porzione di immobile di proprietà GHS, oggetto di accordo convenzionale, non si è ancora proceduto alla cessione della porzione di immobile e all’arredo della medesima». La pratica è ora stata ripresa in mano, con la volontà di realizzare la biblioteca e di far sì che vengano rispettati i termini della convenzione del 2004. Zardini Lacedelli ha pertanto affidato dalla Pool Engineering, che aveva già progettato gli arredi della biblioteca nel 2006, l’incarico di stimare i costi di intervento. Ora la società realizzerà la stima e poi si procederà alla realizzazione della biblioteca comunale che oggi è al Comun Vecio, ma che necessità di uno spazio più ampio. —
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