Nuova cartina toponomastica per Sappada

SAPPADA. Presentata la nuova cartina toponomastica di Sappada: un grande lavoro, iniziato nel 2008, che ha visto oggi la sua conclusione dopo anni di ricerche e studi. Continua così la collaborazione fra il Comune di Sappada e l’Associazione Plodar, atta a tutelare e valorizzare l’unicità di Sappada con la propria particolarità dialettale che fa della località una minoranza linguistica. «Collaborazione», ricorda Max Pachner, presidente dell’associazione, «che dura oramai da vent’anni e che, dopo un inizio con le prime, timide pubblicazioni, ha preso nuova linfa ed energia con l’ingresso delle nuove generazioni, molto attive nella propria attività». Grande lavoro svolto in questo caso da Marcella Benedetti, consigliere alla Cultura di Sappada, che si è dedicata dall’inizio a questo progetto, con il supporto di una lunga serie di persone resesi disponibili nell’aiutare in questo certosino lavoro di ricerca e verifica di nomi, luoghi e caratteristiche del territorio. Le cartine realizzate in questo progetto sono due: una per il territorio, e una per l’abitato. «Tre gli obiettivi principali del lavoro», spiega Marcella Benedetti, «salvare i toponimi del dialetto sappadino dall’oblio, rivedere la toponomastica utilizzata nelle precedenti cartine, oggetto di molteplici errori nel corso degli anni, e intraprendere poi, a fianco della sezione del Cai di Sappada, la causa per riappropriarsi del nome di quelle che in origine erano proprio “Dolomiti sappadine”, soprannominate poi “Dolomiti pesarine” dal geografo friulano Marinelli». Dall’ interessante lavoro emerge come la geografia del territorio sia mutata nel corso degli anni, come siano cambiati i percorsi dei corsi d’acqua o siano scomparsi i pascoli più alti, sia per cause naturali come l’alluvione del 1966 sia per azione dell’uomo, come per la costruzione di piste da sci e impianti di risalita. La parte tecnica del lavoro, affidata a Luca Vazzoleretto e Annalisa Ogliari, tecnici della CORA Mapmaking di Feltre, è stata spiegata nel corso della presentazione della cartina proprio da Vazzoleretto.
Nicole Quinz
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