Nuova colata dal Sorapis: chiusa ancora l’Alemagna

Un intenso temporale verso le 19 e ghiaia e melma in quantità sono scese a valle E per le prossime ore il meteo non sembra lasciare troppo spazio all’ottimismo
Di Alessandra Segafreddo

CORTINA. Nuova frana ieri sera ad Acquabona. Verso le 19, dopo un intenso temporale, ghiaia e melma si sono riversati sulla Statale, che è stata immediatamente chiusa. Sul posto c’era anche il sindaco Andrea Franceschi che, vedendo il diluvio, era andato a verificare di persona intorno alle 17.30 e che ha dunque potuto rendersi conto in prima persona dell’evolvere della situazione. Con lui i tecnici Anas, i Vigili del fuoco e la Polizia. La frana di Acquabona resta dunque, a maggior ragione dopo l’ennesima colata detritica, sorvegliata speciale. L’alveo ai piedi del Sorapis è monitorato 24 ore su 24. La notte a vigilare ci sono i volontari della Protezione civile di Auronzo e Cortina, di giorno i tecnici dell’Anas. Da domani alle 14, e sino a lunedì mattina, dunque per tutto il fine settimana, i volontari presidieranno l’area. Da mercoledì sul posto ci sono sempre state persone a vigilare. Alle 19 i volontari della Protezione Civile hanno iniziato il primo turno di controllo. Prima tre donne che hanno monitorato, aiutate dai fari, sino all’una di notte, poi hanno avuto il cambio da altri due volontari che hanno sorvegliato l’area sino alle 7 di ieri mattina. Poi sono arrivati i tecnici dell’Anas. L’Anas sta terminando di realizzare un altro invaso, più a sud, verso il Cadore, rispetto altri due che si trovano più a nord, verso l’ex colonia Ancillotto. Il nuovo invaso avrà una capienza di cinque mila metri cubi. Anche ieri i semafori, lungo la Statale, erano accesi in modalità lampeggiante ed i cartelli invitavano gli automobilisti a procedere con cautela. «Abbiamo due invasi pieni», spiega il sindaco Andrea Franceschi, «e quello nuovo è quasi terminato. Per ora si può solo controllare e l’allerta è massima. Sino a che il materiale colato negli invasi non si solidifica un po’ è impossibile prelevarlo senza mettere a repentaglio la vita degli operai. Faremo un altro fine settimana di ansia e di preoccupazione, monitorando costantemente l’alveo e sperando che non venga giù niente. Ma i bollettini meteo sono preoccupanti. Mercoledì non c’era l’allerta meteo e la colata detritica si è innescata lo stesso. Per l’estate chiederemo ai volontari di vigilare non appena piove, anche se i bollettini non dovessero prevedere forti temporali. Sulla Statale transitano migliaia di automobilisti», ribadisce Franceschi, «e non possiamo rischiare che qualcuno finisca sotto la frana. Restiamo in attesa che i lavori per arginare il problema una volta per tutte partano». Nuovi temporali sono in arrivo in Veneto e il centro funzionale decentrato, in base alle previsioni di Arpav, ha emesso lo stato di attenzione idrogeologica sull’area dolomitica e sulle altre aree regionali. Le previsioni elaborate dall’Arpav indicano infatti tempo instabile con precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale, soprattutto fino alle prime ore di oggi.

Alessandra Segafreddo

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