Nuova galleria di Soffranco: pronto il progetto esecutivo

Veneto Strade ha messo a punto l’intervento viario da 400 mila euro. Bottacin: programmati investimenti nella zona per un totale di 3 milioni

LONGARONE

Veneto Strade ha predisposto la progettazione esecutiva della nuova galleria in località Soffranco, per un intervento del valore di oltre 400 mila euro.

Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Protezione civile, Giampaolo Bottacin, in ricognizione ieri ai cantieri per far fronte ai danni di Vaia a Longarone e a Zoppè di Cadore.

La galleria è il primo tassello della riqualificazione della strada 251 sollecitata ripetutamente dai sindaci della Val Zoldana, oltre che da quello di Longarone, Roberto Padrin. Prima del nuovo tunnel, però, arriverà lo svincolo di Longarone per la Valle, l’opera più attesa. Padrin ha dichiarato recentemente che le risorse per la strada 251 potrebbero arrivare da risparmi dell’Anas per Cortina 2026.

«Complessivamente a Longarone abbiamo in corso 13 cantieri e investimenti per 3 milioni», fa sapere Bottacin. Si va dalla strada silvopastorale Bas la Val, dove sono stati investiti 150 mila euro, alla messa in sicurezza del ponte ferroviario e del vicino ponte sulla statale Alemagna sul torrente Desedan. Era soprattutto il tratto finale del torrente a preoccupare, dove a circa 200 metri dall’immissione nel fiume Piave si osservava un enorme accumulo detritico derivante dal trasporto solido incombente sulle arcate del ponte ferroviario e quelle del vicino ponte sulla statale Alemagna.

Tramite i Servizi forestali regionali si è perciò intervenuti innanzitutto abbassando di 4 metri il livello del materiale che ostruiva la luce delle arcate con una movimentazione di 8 mila metri cubi di materiale, e poi con la ricalibratura dell’alveo a monte fino ad arrivare al guado presente sul torrente.

A Longarone la Regione è intervenuta anche su altri siti, tra cui significativi quelli che hanno riguardato, lungo la Val del Grisol, la strada silvopastorale carrabile di fondovalle, e alcuni dissesti localizzati, ripristinando l’accesso al sentiero Cai 520 per Pian di Fontana (130 mila euro). «Da ricordare inoltre alcuni pronti interventi necessari nel post Vaia per liberare la medesima Val di Grisol dagli schianti a monte di Soffranco e zona di Rizzapol, per oltre 3 chilometri; ma anche della strada boschiva di Podenzoi Piana e del nodo idraulico Maè-Piave, in adiacenza alla zona industriale di Longarone (60mila euro)», cita Bottacin.

Per quanto riguarda invece Zoppè di Cadore, la Regione ha impegnato 300 mila euro, tramite i Servizi forestali regionali, per il ripristino della strada silvopastorale Pecolin-Socroda mediante la sistemazione del fondo stradale, il taglio di piante schiantate, e il consolidamento di smottamenti e frane. Ben 22, in ogni caso, i cantieri finanziati nel post Vaia a Zoppé, tra cui diversi che vedono il Comune come diretto soggetto attuatore, per ben 2,7 milioni. —


 

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi