Nuova libreria Tarantola, tutta Belluno all’apertura
Migliaia di persone hanno preso d’assalto il nuovo esercizio commerciale che punta a diventare, come dice il titolare «il centro culturale del capoluogo»
BELLUNO. L’intera città di Belluno (e anche di più) si è data appuntamento ieri sera in via Psaro per l’evento del giorno: l’apertura della nuova libreria Tarantola. Migliaia le persone che hanno affollato non solo i due piani e la terrazza che formano la nuova struttura commerciale (che prende il posto della vecchia pizzeria Cibò) ma anche la stessa via: alle 18.30, ora fissata per l’inaugurazione, entrare da Tarantola era pressoché impossibile.
Sette vetrine, 300 metri quadrati di libri divisi in due piani: al piano terra la narrativa e la saggistica, insieme alla vecchia libreria con i testi più antichi; sopra il reparto Ragazzi ma anche testi per settori specifici. Le novità sono molte: divanetti in cui poter leggere in pace, alcuni tavolini dove gustare un thé o un caffè fatto al momento (c’è un piccolo fornello) accompagnati da biscotti. A fare capolino sul lato opposto alcune bottiglie di vino e liquori “pregiati” pronti per essere venduti. Ma il punto di forza, come precisa lo stesso titolare Alessandro Tarantola, è la terrazza munita di panchine e sedute imbottite «dove si potranno fare conferenze, incontri. Sicuramente sarà maggiormente sfruttata in estate, ma stiamo pensando a qualcosa per utilizzarla anche in inverno», dice Tarantola.
Insomma la nuova libreria, spaziosa, luminosa pervasa da quel profumo inconfondibile di carta e di stampa che fanno del libro un’esperienza unica e irripetibile, si candida a diventare «il centro culturale del capoluogo», come dice il titolare, «dove la gente viene, si siede, legge ma incontra anche altra gente. Dobbiamo riabituare le persone a leggere. Ora è difficile venire in libreria perché la gente preferisce rimanere a casa davanti al computer per ordinare i libri sul web». Ma la sfida non preoccupa troppo Tarantola.
Tra i presenti il sindaco Jacopo Massaro entusiasta «perché questa libreria testimonia il dinamismo della città. Anche la posizione così visibile rappresenta un’ulteriore capacità attrattiva per il capoluogo. i commenti dei cittadini sono tutti entusiastici a dir poco. «È un vero tocco di magia», commenta Monica, «Ci voleva proprio per un capoluogo», dice Anna. C’è papà Ferdinando Tarantola che mostra con orgoglio il calendario da borsetta dell’allora “Moderna Libreria Tarantola” datato 1925. Poi arriva Mauro Corona che definisce «una scelta di coraggio» quella del titolare. «Intraprendere nei libri è molto rischioso specie oggi che ci sono i colossi come Amazon. L’Italia è il posto dove si legge di meno: 24%. E purtroppo si preferisce chi vince qualche premio, senza avere la voglia di scoprire qualcosa da soli. Dobbiamo promuovere la lettura tra i bambini», dice. E sono molti i piccoli presenti tra cui Alice 13 anni che predilige i gialli, le storie di fantasia e che ama leggere «perché posso vivere un’altra vita: quella del protagonista della storia».
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