Nuova sede Cnsas a settembre gli spazi saranno raddoppiati

BELLUNO. La nuova sede del Soccorso alpino, che nascerà accanto a quella attuale (in via dell’Artigianato) ma di grandezza doppia, non sarà solo il domicilio provinciale, ma anche regionale del Cnsas....

BELLUNO. La nuova sede del Soccorso alpino, che nascerà accanto a quella attuale (in via dell’Artigianato) ma di grandezza doppia, non sarà solo il domicilio provinciale, ma anche regionale del Cnsas.

A confermarlo, con evidente soddisfazione, è Fabio “Rufus” Bristot, delegato della Seconda sezione Dolomiti Bellunesi del Soccorso alpino, che spera si possa procedere con l’inaugurazione già tra settembre e ottobre. «Il 21 marzo 2014 avevamo deliberato all’unanimità di accendere un mutuo di 260 mila euro per la nuova sede», ricorda Bristot. «L’emendamento regionale con stanziamento di 200 mila euro, per cui ringraziamo in primis Toscani, ci servirà per l’acquisto dell’immobile e per i lavori di adeguamento dell’edificio».

E per questo il Cnsas confida nel 5 per mille: è stata infatti avviata una campagna il cui slogan è, appunto, “5 per 1000, acquistiamo un mattone”. La nuova sede non sarà quindi più in affitto, ma di proprietà. «Un passaggio fondamentale», continua Bristot, «visto che 15 mila euro di affitto annui erano diventati insostenibili».

La superficie sarà doppia rispetto all’attuale e sfiorerà i 260 metri quadrati, distribuiti su un unico piano, permettendo di unire gli attuali tre magazzini. «L’importanza della nuova sede sta anche nel suo valore simbolico», tiene a far presente Bristot che, assieme a Toscani, ha ripercorso i traguardi raggiunti a favore del Soccorso alpino negli ultimi anni: «Il passaggio dei finanziamenti dall’ambito di Protezione civile e turismo al settore sanitario, la legge regionale del 2012 sugli ostacoli al volo, oltre ovviamente a quella che integra la 33 del 2007, il mantenimento della base Hems a Pieve di Cadore».

La nuova legge regionale in materia di soccorso alpino, che secondo Bristot deve essere «dedicata a chi è “andato avanti”, quindi anche ad Angelo Costola», va anche a ricostituire il comitato di indirizzo e controllo, già inserito nella precedente legge, ma poi decaduto. (m.r.)

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