Nuova stazione, la ditta vincitrice rinuncia. Il cantiere in autunno, inevitabili i disagi

Massaro: «Studieremo con Dolomitibus la miglior organizzazione dei lavori». L’impresa seconda classificata è interessata



Slittano i lavori per la riqualificazione del piazzale della stazione. L’impresa che si era aggiudicata la gara di appalto ha rinunciato, e sono in corso le procedure per riaffidare i lavori. La ditta che si era classificata seconda sembra essere molto interessata ad occuparsi dell’opera, ma la procedura comporterà un inevitabile ritardo nell’avvio del cantiere. Aprirà nel tardo autunno, a scuole già iniziate. «Ci confronteremo con Dolomitibus per mettere a punto un piano che minimizzi l’impatto dei lavori sugli utenti», spiega il sindaco, Jacopo Massaro.

La rinuncia

La gara di appalto si era chiusa il 6 dicembre con l’apertura delle buste con le offerte. Avevano partecipato quattro imprese e quella ad aver presentato il ribasso maggiore era stata la Sice di Aragona (Agrigento). Sulla base di gara di 608.543,44 euro (più 19.200 euro di oneri per la sicurezza e più Iva) aveva proposto di eseguire i lavori per un importo inferiore del 18,721%. Riqualificare il piazzale della stazione con questa ditta sarebbe costato al Comune, che deve anticipare i soldi per poi ottenere il rimborso dallo Stato a valere sul Bando periferie, circa 566 mila euro.

«La ditta ha rinunciato perché sono trascorsi oltre 180 giorni dalla presentazione dell’offerta, e oltre questo termine le offerte possono anche essere ritirate», spiega il sindaco Massaro.

Il subentro

La procedura prevede che si scorra la graduatoria per individuare la ditta subentrante. Seconda si era classificata la Molon Graziano Impresa di costruzioni di Arzignano. «L’impresa sembra essere molto interessata a effettuare i lavori», continua Massaro. L’opera però costerà di più, perché la Molon aveva partecipato alla gara con un ribasso del 6,480%. Riqualificare il piazzale della stazione costerà ben oltre 600 mila euro.

«Il blocco delle procedure da parte dello Stato è significato anche questo: un aggravio dei costi», continua Massaro. «Non solo è stata rallentata l’apertura dei cantieri, quindi le imprese non hanno potuto lavorare, ma alcune opere potranno anche costare di più perché il trascorrere dei mesi ha fatto mutare il quadro dei costi. Lo avevamo segnalato alla Presidenza del consiglio dei ministri, evidenziando tutte le criticità che si palesavano dietro il congelamento dei fondi e i successivi ritardi».

I lavori

Il cantiere, dunque, aprirà in autunno. «Ora bisogna pindividuare la nuova ditta che se ne occuperà, poi firmare il contratto e individuare insieme a Dolomitibus un piano per minimizzare l’impatto dei lavori, visto che si svolgeranno in pieno periodo scolastico», conclude Massaro. Il sindaco ha già informato Dolomitibus dello slittamento: «I disagi ci saranno, ma credo vadano sopportati visto che l’intervento migliorerà la sicurezza nel piazzale della stazione». —



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