Nuova tariffa rifiuti: si paga in base al “secco” prodotto

Bellunum ha previsto un numero minimo di svuotamenti garantiti a tutte le utenze 

cambia la tari

La Tari diventa puntuale: dal 2020 la parte variabile della tariffa rifiuti sarà calcolata in base a quanto secco viene smaltito. Una rivoluzione imposta dalla legge, che comporterà un aumento complessivo delle tariffe di circa il 6%. Ma si tratta di una stima, come precisa l’amministratore unico di Bellunum, Davide Lucicesare: «Il piano economico finanziario sarà elaborato entro il 30 aprile, perché l’Authority nazionale (Area, ndr) ha concesso a tutti i gestori una proroga». Solo allora si saprà quale sarà l’aumento effettivo.

E che è dovuto a una serie di motivi: Bellunum ha dovuto sopportare maggiori costi per la tariffazione puntuale (ha dovuto cambiare i contenitori del secco, sviluppare un software per la gestione degli svuotamenti, ecc.), e stanno aumentando i costi di smaltimento di alcune frazioni, come gli ingombranti. Si vende anche molta meno plastica ai centri di riciclo. La tariffa, per legge, deve coprire tutti i costi del servizio, e così si spiega l’aumento previsto.

Ma non tutti pagheranno di più: «Le tariffe delle utenze domestiche rimarranno più o meno invariate», continua Lucicesare. Un lieve aumento potrebbe interessare solo le utenze monocomponente. Ci saranno grossi incrementi di spesa, invece, per alcune tipologie di utenze non domestiche, come grandi supermercati e ipermercati, ma anche per alcune utenze collettive (ospedale, carcere, casa di riposo).

La nuova tariffa

La parte fissa, che copre i costi della pulizia delle strade, dei parchi, lo svuotamento dei cestini e i costi operativi, sarà ancora calcolata sui metri quadri dell’abitazione cui si riferisce l’utenza, perché così impone la legge. La parte variabile, invece, copre i costi per lo smaltimento dei rifiuti prodotti dagli utenti. Bellunum ha previsto un numero di svuotamenti minimi per il secco, facendo delle simulazioni.

svuotamenti

Si è deciso di garantire un numero di svuotamenti annuali pari al numero di componenti il nucleo familiare più due. Per svuotamento si intende il bidone da 120 litri: chi usa il cassonetto deve moltiplicare per quattro perché la calotta è da trenta litri. Ecco quindi la tabella degli svuotamenti che si potranno fare senza pagare costi aggiuntivi: un componente avrà tre svuotamenti del bidone da 120 litri o 12 aperture delle calotte ai cassonetti; due componenti avranno quattro svuotamenti del bidone o 16 aperture delle calotte; tre componenti avranno 5 svuotamenti del bidone o 20 aperture delle calotte; 4 componenti avranno 6 svuotamenti del bidone o 24 aperture delle calotte; 5 componenti avranno 7 svuotamenti del bidone o 28 aperture delle calotte; 6 o più componenti avranno 8 svuotamenti del bidone, sempre all’anno, o 32 aperture delle calotte.

Saranno previsti svuotamenti extra per chi ha bambini da zero a tre anni (per i pannolini) e per smaltire i pannoloni sanitari. Gli smaltimenti aggiuntivi costeranno da 1,30 a 1,50 euro per le calotte, sei euro il bidone da 120 litri. Sarà anche elaborata un’app che permetterà di tenere sotto controllo gli svuotamenti. —

A.F.

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