Nuova valanga ad Arabba Ruaz furioso con i politici

Ennesimo distacco sulle strade della località sciistica, ancora chiuso il Fedaia Lo sfogo del sindaco: «Basta chiacchiere, qui viviamo sotto costante pericolo»

LIVINALLONGO. L’allarme aveva raggiunto il grado massimo già a fine gennaio e da allora non ha mai accennato a diminuire. Ma se l’incubo valanghe (una, di modeste dimensioni, ieri ha parzialmente invaso la strada tra Arabba e Pieve di Livinallongo) continua ad essere una costante per il territorio comunale di Livinallongo, ad aver ormai superato i limiti (di sopportazione) è la rabbia del sindaco Ugo Ruaz, a dir poco imbufalito con la politica bellunese e regionale «per una situazione che non è più sostenibile. Da un mese viviamo sotto il costante pericolo delle valanghe, ogni via e spiazzo è già stato “battezzato” e ogni volta che uno prende l’auto, come si è visto, lo fa a suo rischio e pericolo. Ma io non posso mica chiudere le strade fino ad aprile per ragioni di sicurezza: qui c’è gente che lavora, che va a scuola. E non parliamo del turismo: si è registrata un’emorragia di disdette, è un disastro per la nostra economia. Non posso non chiedermi, e chiedere, una cosa: ma i nostri politici cosa stanno facendo? Hanno capito cosa sta succedendo qui? Nel 2009 erano stati promessi 1,4 milioni di euro di contributi per mettere in sicurezza le strade con i paravalanghe, ma dopo tante chiacchiere si è riusciti a realizzarne solo uno, sulla strada per il Campolongo, che mercoledì ha ceduto. Se si vuole che la gente resti in montagna bisogna garantire almeno la sicurezza delle persone e sganciare i soldini per realizzare lavori la cui urgenza è evidente. Lo ripeto: i politici hanno parlato tanto fino ad ora, adesso comincino a fare qualcosa».

Corte senz’acqua. Mercoledì una slavina ha danneggiato l’allacciamento idrico che serve la frazione di Corte, lasciando senz’acqua le utenze. Il problema è stato parzialmente risolto ieri pomeriggio, ma l’intervento di ripristino è andato avanti fino a sera.

Fedaia ancora chiuso. Nonostante i tentativi del personale di Veneto Strade l’ultimo tratto del passo Fedaia resta chiuso al traffico. E otto persone (il titolare e sette dipendenti) ancora bloccati nel rifugio Fedaia.

Incidenti sugli sci. Nei comprensori sciistici di Arabba e Alleghe, nella sola giornata di ieri, una quarantina gli sciatori (molti gli stranieri) costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso di Agordo.

Viabilità e passi. È stato riaperto ieri il passo Giau, dopo la chiusura forzata (causa valanga) del tratto tra località Fedare e Posalf. Per consentire la messa in sicurezza dell’intero versante, invece, previste chiusure temporanee di 30 minuti sulla provinciale della Val Badia, nel tratto compreso tra il passo Campolongo e località Arabba.

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