Nuova viabilità a Levego è pronto uno studio

Il Comune punta a migliorare l’accesso alle case popolari e all’area artigianale con una rotatoria unica. Frison: «Serve sicurezza, passano 16 mila auto al giorno»
BELLUNO. A Levego servono servizi, ma anche una nuova viabilità. La frazione si è sviluppata molto, dal punto di vista urbanistico, negli ultimi anni. All’inizio del 2015, inoltre, sono iniziati i lavori per la costruzione dell’area artigianale, che porteranno nuove aziende (non si ancora quante) ad insediarsi a Levego. La viabilità della zona va rivista, e adesso c’è uno studio. Comune e Provincia lo hanno chiesto al consorzio Quadrante Levego, che riunisce i proprietari dei terreni nella zona in cui sta sorgendo l’area artigianale.


«Avevamo perplessità sulla tipologia di innesto previsto dall’area alla strada provinciale», spiega l’assessore all’urbanistica Franco Frison. Il progetto prevede una rotatoria, ma il rischio è di trovarsi con tre rotonde nel giro di sei, settecento metri al massimo. A seguito di una lottizzazione ne sarà realizzata una all’ingresso di Levego (venendo dalla galleria di Col Cavalier); poi c’è quella alla base delle case popolari, «l’unica che servirebbe veramente», commenta Frison; infine la rotonda per l’accesso all’area artigianale. Servono tutte? Lo studio servirà anche a chiarire questo aspetto, oltre che a definire il nuovo assetto della viabilità per quella porzione della Sp1.


«Lo studio è stato consegnato in prossimità del rinnovo elettorale», prosegue Frison. «In queste settimane lo stiamo analizzando. È stata fatta una valutazione con diverse soluzioni per l’accesso all’area artigianale: un innesto a T, una rotatoria (prevista dal progetto), una rotatoria allungata che comprenda in uno stesso disegno la rotonda davanti all’area artigianale e quella che sostituirebbe l’incrocio dal quale si accede alle case popolari». Lo studio mette a confronto le varie soluzioni, ne evidenzia pregi e difetti, valuta la coesistenza di due rotatorie separate oppure collegate. «Era necessario, perché sulla Provinciale 1 passano 16 mila veicoli al giorno», prosegue l’assessore, «e la zona si sta ulteriormente sviluppando».


Finita l’analisi dello studio e individuata la soluzione migliore per garantire un accesso agevole all’area artigianale, sarà definito un accordo di programma a tre, con attori il Comune, la Provincia e Consorzio Quadrante Levego. Spetta agli imprenditori che hanno dato avvio al cantiere realizzare la viabilità di accesso, e se fosse compresa anche la rotatoria fra via Meassa, la strada che porta alla Costa e la Sp1, per il Comune sarebbe la soluzione ideale.


Intanto nell’area artigianale le ruspe sono ferme da parecchie settimane. «Il lavoro è stato rallentato per eseguire lo studio sulla viabilità», conclude Frison. «Dovrebbe riprendere fra qualche settimana». Non si sa ancora quante aziende si insedieranno, ma l’area non avrà solo vocazione artigianale: il 5 giugno la giunta ha approvato di modificare un articolo delle norme tecniche di attuazione del Piano urbanistico, consentendo agli imprenditori di insediare anche attività a servizio delle imprese (uffici) e commerciali. Con un paletto: saranno permessi solo supermercati con superficie fino a 1500. La popolazione chiede da tempo un negozio per la spesa quotidiana, come chiede una farmacia. Ma per questo servizio il Comune può solo sollecitare i farmacisti ad aprire a Levego.




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