Nuove cassette per i libri di vetta

Il Cai Agordo coronerà un intenso lavori sui sentieri installando i contenitori

AGORDO. Tre cassette in acciaio per custodire i rispettivi libri di vetta su tre delle principali e rappresentative cime Agordine: Croda Granda, Monte Agnér e Moiazza Sud. Sono quelle che la Sezione agordina del Cai provvederà a collocare appena le condizioni lo permetteranno.

Era questo uno degli obiettivi che si era posto per il 2017 il responsabile della sentieristica Dario Dell’Osbel. La cura dei percorsi per raggiungere varie mète della montagna locale è infatti uno degli ambiti più considerati dal Cai locale, tanto è vero che nella recente assemblea è stato il primo tema trattato dalla presidente Anna Magro.

«È sempre un’attività particolarmente impegnativa e complessa e, per quanto si lavori, impossibile da archiviare – ha detto Magro – pertanto, nonostante la continua opera svolta, vi sono e vi saranno sempre delle difficoltà da risolvere». Nel 2017 la Commissione sentieri ha ripreso la “Giornata del sentiero” mettendo in programma due date in cui un gran numero di volontari hanno sistemato le due criticità più importanti. Ovvero la pulizia del tratto del sentiero 765 che dai ruderi di Casera Rudelefin Alta porta a Casera Ambrosogn con la segnatura e l’apposizione di numerosi paletti segnavia con colori Cai; e il ripristino della traccia e il posizionamento di gradini per una migliore transitabilità sul tratto di sentiero 689 che porta alla Forcella del Col Becher nei pressi del Sassedel (sono state collocate anche alcune tabelle segnavia). Durante l’anno sono stati anche rifatti, in collaborazione con i volontari della corsa “4 pas i doi”, i segnavia della parte iniziale del sentiero 551 dalle Case Nagòl fino al capitello in località Fres. Dal canto suo, il gruppo Amici della montagna di Cencenighe è intervenuto sul sentiero 571 (che dal ricovero Casera Col Mandro porta all’intersezione del sentiero 562) con la posa di paletti segnavia per una maggior visibilità della traccia.

«Vogliamo continuare in tal senso anche nel 2018 – ha detto Magro – sono stati individuati i percorsi che hanno una maggior necessità e in queste zone, in date da stabilirsi e a tempo debito, si raduneranno i volontari che ringrazio per la dinamicità e la capacità, oltre che per la loro pronta disponibilità».

«Un grazie – ha aggiunto Magro – va anche a Dario Dell’Osbel che coordina in maniera impeccabile i vari soci con altri gruppi locali: Gruppo ambiente di La Valle Agordina, Crodaioli dell’Auta di Caviola, gli Amici della montagna di Cencenighe, le Pro loco, i cacciatori, gli alpini e “I Castellani” di Soccol di Taibon”. (g.san.)

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