Nuove condotte del metano sul tavolo del consiglio
BELLUNO. Il consiglio vara il piano di estendimento della rete del metano. Mentre si attende per l’11 luglio la pubblicazione della gara del gas (Belluno è stazione appaltante), il Comune ha predisposto le linee guida per lo sviluppo della rete, che saranno portate nel consiglio comunale in programma giovedì alle 15. «Tra la fine dell’anno scorso e i primi giorni di gennaio l’Authority per l’energia e il gas ha approvato il vir, il valore industriale residuo della rete», spiega l’assessore Maurizio Busatta. «Ora i Comuni metanizzati, che nella nostra provincia sono trentotto, devono approvare le linee di sviluppo della rete del metano nei loro territori».
Per Belluno il piano, che sarà sviluppato nell’arco di dodici anni, prevede diciassette chilometri di nuova rete, che sarà estesa nelle frazioni di Levego, Sossai, Cirvoi, Salce e Giamosa. I potenziali utenti interessati sono un migliaio. «Giovedì in consiglio prenderemo atto delle risultanze dell’Authority (il valore residuo della rete) e approveremo questo piano di sviluppo», conclude Busatta. «Un passaggio che sono chiamati a fare anche gli altri trentotto Comuni metanizzati della nostra provincia».
Il punto legato al gas è il terzo del consiglio di giovedì, che si aprirà con la comunicazione di un prelievo dal fondo di riserva. I consiglieri poi dovranno votare l’atto di indirizzo finalizzato all’ingresso di nuovi soci in Bellunum. La società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti (oltre ai parcheggi) al momento è partecipata dal solo Comune capoluogo, ma dal 1° maggio si occuperà delle immondizie anche a Limana e Trichiana. I due Comuni acquisteranno una quota per entrare in società e il consiglio di Belluno deve approvare il loro ingresso nella compagine societaria.
Poi si parlerà di usi civici. Tutte le procedure per la sclassificazione e l’alienazione dei terreni sono state delegate, dal 2014, al Comitato Usi civici di Bolzano e Vezzano, rimane da fissare la definizione del prezzo dei terreni. Facendo una media fra quello che aveva stabilito il Comune (90 euro a metro cubo) e quanto previsto dalla Regione (10-12 euro a metro quadro), il Comitato ha stabilito di alienare i terreni al prezzo di circa 50 euro a metro quadrato. Questa modalità sarà fissata nella delibera che andrà in approvazione giovedì.
Seguiranno una mozione di Celeste Balcon relativa all’applicazione dell’Iva, da parte di Bellunum, sugli importi della Tari e cinque fra interpellanze e interrogazioni. Vari gli argomenti, dal bilancio preventivo, con la richiesta di collaborazione lanciata dal sindaco al Pd, alla situazione di piazza Duomo. (a.f.)
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