Nuove regole per l’accesso alla mensa ospedaliera

Un pasto con 1,03 euro ma solo per i dipendenti che lavorano almeno sei ore nella giornata. Gli altri devono pagare la quota intera

BELLUNO. Per accedere alla mensa ospedaliera a prezzo agevolato, i dipendenti dell’Usl 1 dovranno essere presenti per almeno 6 ore effettive nella giornata, anche con orario spezzato. Anzi, in quest’ultimo caso, prima o dopo l’accesso al pasto, il dipendente dovrà aver lavorato almeno due ore. Chi effettua meno di sei ore effettive nella giornata lavorativa, ha comunque facoltà di accedere alla mensa, ma deve pagare il corrispettivo unitario e intero di ciascun pasto consumato. Per i dipendenti, comunque, il costo a pasto che consiste in un primo, secondo, contorno, frutta e bevanda è di soli 1, 03 euro. Questo nuovo regolamento è entrato in vigore dal primo febbraio scorso.

Tra le regole vige anche quella per cui il pasto deve essere consumato al di fuori dell’orario di lavoro, e cioè il lavoratore dovrà timbrare prima di andare in mensa e dovrà rifarlo alla ripresa dell’attività. Il pasto, diversificato tra estate ed inverno, prevede un primo piatto a scelta almeno tra due, un secondo piatto sempre tra due, un contorno (con minimo due possibilità di scelta), una bevanda (acqua naturale o gassata), frutta di stagione con possibilità di scelta tra due tipo oppure yogurt, pane o grissini. Per accedere bisogna corrispondere un importo ridotto di 1,03 euro se si rientra tra il personale dipendente dell’Usl 1, o si è dipendenti di altre aziende in comando o distacco, o dipendenti di altre Usl in missione o in aggiornamento.

Devono invece corrispondere l’intero ammontare, che è determinato periodicamente, alcune categorie come i dipendenti delle imprese in appalto, tutto il personale della direzione generale e i tirocinanti. Accessi gratuiti invece per le madri nutrici, i componenti esterni delle commissioni esaminatrici di concorsi pubblici, i relatori di convegni, i soggetti svantaggiati.

In caso di sedute operatorie che si prolungano oltre l’orario della mensa (attiva dalle 12 alle 14.45) il personale impegnato nell’intervento ha la possibilità di richiedere alla cucina il cestino. Il ritiro del cestino avverrà a cura dei dipendenti della sala operatoria interessata dopo aver consegnato i relativi scontrini di prenotazione del pasto.

L’Usl si riserva comunque di controllare a campione l’attinenza a queste regole. Il campionamento interesserà almeno il 2% degli aventi diritto. —

P.D.A.

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