Nuovi guai a Cortina, ci sono undici indagati
CORTINA. Nuovo blitz della Guardia di Finanza in municipio a Cortina. Nel mirino della Procura della Repubblica di Belluno ci sono i rapporti fra il Comune e il consorzio Cortina Turismo, intercorsi tra il 2011 e il 2014.
Ieri, dalle 7 di mattina alle 13.30, venti militari delle Fiamme Gialle della Tributaria di Belluno, guidata dal colonnello Francesco Sodano, e della compagnia di Cortina, guidata dal maggiore Leonardo Landi, su delega del sostituto procuratore Roberta Gallego, hanno perquisito il municipio, la sede di Cortina Turismo in stazione, la casa e l'ufficio di Stefano Illing, presidente del consorzio.
Undici gli indagati: il sindaco Andrea Franceschi, il vice Enrico Pompanin, gli assessori Stefano Verocai, Giovanna Martinolli, il consigliere Stefano Dandrea, gli ex assessori Marco De Biasi e Luca Alfonsi e gli ex consiglieri Irene Pompanin e Sergio Majoni. Indagati anche l'ex segretario comunale Agostino Battaglia e Illing, presidente di Cortina Turismo.
L'accusa è di abuso d'ufficio per gli amministratori, perché il Comune avrebbe trasferito al Consorzio 3 milioni di euro, un importo superiore a quello previsto dall'Unione Europea per aiuti pubblici (il tetto è di 200 mila euro in un triennio), creando un danno erariale.
È inoltre indagato il presidente di Cortina Turismo, Stefano Illing, per falso ideologico e indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato.
Le Fiamme Gialle hanno prelevato solo documenti cartacei e non sono state necessarie altre perquisizioni nelle abitazioni private dei politici in quanto tutti si sono dimostrati collaborativi.
Al vaglio c'è la convenzione, siglata tra il Comune e Cortina Turismo, che il consiglio comunale votò il 29 novembre del 2011. Il punto passò con i nove voti favorevoli della maggioranza che oggi risulta tutta indagata. L'allora assessore al Turismo Herbert Huber fu invitato ad uscire dall'aula, per il voto, dai consiglieri di minoranza e dallo stesso segretario in quanto membro con diritto di voto del consiglio di amministrazione del consorzio, e non è infatti tra gli indagati.
La convenzione fu fatta per dare una lungimiranza di azione al consorzio.
Nel 2011, infatti il Comune aveva erogato 650 mila euro circa per il turismo. Con la convenzione triennale si voleva dare, dal 2012, un margine di manovra più ampio al consorzio e una stabilità per programmare la promozione a medio termine.
Il consorzio, in cambio del contributo, doveva portare avanti la promozione di Cortina, fornire informazioni su tutte le strutture turistiche della conca e non solo su quelle associate, promuovere gli eventi realizzati dal comune e il “brand” Cortina.
La convenzione non fu rinnovata nel 2015, ma prorogata sino al 31 maggio; il Comune versò al consorzio ogni mese 83.333 euro, per cinque mesi.
Nel contempo la promozione turistica fu affidata alla società partecipata del Comune, Servizi Ampezzo, che ha creato Cortina Marketing, affittando da Cortina Turismo il ramo d'azienda di promozione.
Dall’amministrazione Franceschi non si commenta la nuova inchiesta. Il Comune si affida al portavoce che ha inoltrato ieri una nota ufficiale. «L’assoluta buona fede dei consiglieri comunali», si legge, «è dimostrata dal fatto che fu deciso di posticipare la votazione sulla convenzione, proprio per richiedere un ulteriore parere legale, che garantisse sulla correttezza e legittimità di quello che si stava andando a votare».
Dal 2012 al 2014 di fatto il Comune ha elargito a Cortina Turismo, in rate trimestrali, un milione di euro l'anno, per un totale di tre milioni di euro. Secondo le normative europee, essendo il consorzio una società privata il massimo poteva essere di 200 mila euro e si ipotizza così il danno erariale di 2 milioni e 800 mila euro. Ieri in municipio è stato sentito anche il segretario comunale Enrico Pilotto come persona informata sui fatti.
Le Fiamme Gialle hanno prelevato tutte le carte inerenti la votazione in consiglio comunale, ma anche le delibere della giunta che hanno anticipato il voto consiliare.
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