Nuovi paravalanghe: via libera della giunta al progetto definitivo

Il sindaco Franceschi fa poi il punto sulla nuova cabinovia «Ora che la SeAm ha un direttore avremo tempi più snelli»

CORTINA. Procedono opere e progetti finanziati con i fondi Brancher.

La giunta ampezzana ha approvato il progetto definitivo di mitigazione del rischio valanghivo sui passi dolomitici.

Va avanti anche l'iter burocratico per aprire i bandi per la realizzazione del collegamento funiviario tra Pocol e Cinque Torri. Con il primo bando dei fondi Brancher, il Comune di Cortina aveva infatti ottenuto circa 16 milioni per realizzare due progetti. Tre milioni e 300 mila euro per gli interventi di mitigazione del rischio valanghivo sui passi dolomitici.

Un'opera realizzata da Veneto Strade che vede Cortina come Comune capofila in collaborazione con Livinallongo e Colle. Il primo stralcio dei lavori di mitigazione dei passi è iniziato ad ottobre scorso. La giunta ampezzana nei giorni scorsi ha approvato il progetto definitivo, realizzato sempre da Veneto Strade, ed entro l'anno le opere sul passo Giau, Falzarego e Valparola dovrebbero essere concluse. Il progetto, essendo affidato a Veneto Strade, è finanziato interamente con i fondi messi a disposizione dalle Province autonome di Trento e Bolzano e mira alla messa in sicurezza dei tre valichi dolomitici dal pericolo delle valanghe. Il progetto prevede varie opere di difesa dalle valanghe. Lungo il Giau ed il Valparola è prevista la posa di reti ferma neve che si aggiungeranno a quelle già esistenti; in Falzarego verranno posizionate interamente le reti e le tettoie para valanghe.

È poi in fase di definizione anche l'iter per realizzare la cabinovia che collegherà Son dei Prade, in zona Tofana, con Bai de Dones, sulle Cinque Torri.

«Il Comune ha affidato alla Servizi Ampezzo la realizzazione dell'opera», spiega il sindaco Andrea Franceschi, «che è in parte finanziata con i fondi Brancher. Ora che la SeAm ha un direttore tecnico, individuato in Franco Sogne, sta portando avanti gli incontri con la Provincia e gli uffici urbanistici per realizzare il progetto definitivo del collegamento. Ad oggi infatti c'è lo studio di fattibilità, ma con il progetto definivo si potrà aprire il bando europeo per affidare la progettazione esecutiva ed i lavori. L'obiettivo è di terminare l'iter burocratico entro il 2015, con l'apertura del bando, e poi di fare l'opera nel 2016. I termini inizialmente previsti per le opere finanziate dall'Odi sono slittati, in quanto vari Comuni non erano ancora partiti con le opere. A quanto ci dicono, in un anno di lavoro l'impianto sarà realizzato; quindi come termine prevedono il 2016».

Verrà realizzata una cabinovia (la prima a Cortina) con vagoncini a otto posti, su due tronchi, lunga in tutto 4 chilometri 600 metri, da Son dei Prade, il raccordo con il comprensorio sciistico di Pocol, Socrepes e Tofana, sino a Bai de Dones, dove parte l'attuale seggiovia delle Cinque Torri e si apre la skiarea del passo Giau, del passo Falzarego e del Lagazuoi. L'impianto avrà un dislivello di soli 95 metri e servirà da collegamento, per unire due comprensori ora tenuti insieme soltanto su strada. Avrà una portata oraria iniziale di 1.100 persone all'ora, che potrà aumentare sino a 1.800. Dai fondi Brancher sono stati erogati 11 milioni 466 mila euro per coprire il 70% delle spese dell’impianto; 4 milioni e 914 mila euro dovranno essere investiti da privati, da un partner che sarà individuato in futuro, quando verranno aperti i bandi di gara.

Alessandra Segafreddo

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