Nuovo aumento in arrivo per la tariffa dell’acqua

I sindaci proporranno un ritocco di 15 euro a famiglia a partire dal 2017 De Bortoli: «Dobbiamo coprire con le bollette i costi delle manutenzioni»

BELLUNO. Dieci, quindici euro in più all’anno. Dal 2017 aumenteranno le bollette dell’acqua. Il rialzo della tariffa sarà proposto dai sindaci che compongono il comitato di bacino in ottobre, quando si riuniranno in assemblea. Ed è inevitabile, perché sono cambiate molte normative, diventate maggiormente stringenti, e l’Authority nazionale impone che gli investimenti sul territorio siano interamente coperti, dal punto di vista economico, dalla tariffa. Il piano deve sostenersi.

Nel Bellunese di lavori ne servono molti, a cominciare dai depuratori, ed è probabile venga modificato il piano d’ambito per programmare gli interventi. A caduta, aumenterà la tariffa. «Il comitato del consiglio di bacino (la “giunta” dell’organismo, ndr) si riunirà la prossima settimana», anticipa la presidente del consiglio di bacino Maria Teresa De Bortoli. «Un aumento ci sarà, a partire dal prossimo anno, ma in linea di massima sarà contenuto. Nell’ordine di 10-15 euro all’anno a famiglia».

Non si tratta, precisa la presidente, di un rincaro per pagare i debiti pregressi di Bim Gsp. I bellunesi stanno già coprendo quel “buco” con l’aumento del 30 per cento della tariffa deciso nel 2013 dai sindaci. Ed è sufficiente, a lungo termine, per permettere alla società di rientrare di quelli che a bilancio figurano come crediti da tariffa, perché è sempre stata tenuta troppo bassa rispetto ai metri cubi di acqua che venivano effettivamente venduti. Erano state fatte stime sbagliate, quando nacque Bim Gsp, i sindaci non hanno mai adeguato la tariffa e la società, a causa di questa e altre operazioni, ha accumulato milioni di euro di debiti. Stanno rientrando, oggi sono quasi dimezzati.

L’aumento che sarà proposto nelle prossime settimane da parte dei sindaci che compongono il consiglio di bacino (tutti quelli della provincia, ad eccezione dei primi cittadini di Lamon e Arsié che non ne fanno parte), invece, servirà per coprire gli investimenti, cioè i lavori da fare sulla rete. Acquedotti, fognature, depuratori.

«La nostra priorità sono i depuratori, perché molti vanno adeguati e messi a norma», continua la De Bortoli. «Ci sono procedure di infrazione aperte dall’Europa, molte situazioni sono rientrate ma restano casi da risolvere». Gli interventi non sono rimandabili.

I sindaci proporranno dunque un aumento della tariffa per l’anno prossimo. Poi spetterà all’Aeg, l’Autorità per l’energia e il gas, approvarla e renderla efficace. Contestualmente, aumenterà il numero di opere che Bim Gsp andrà a realizzare sul territorio, su mandato dei sindaci (spetta a loro elaborare e definire il piano d’ambito che contiene i lavori da fare).

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