Nuovo ecografo per i pazienti dell’Hospice Casa Tua Due

BELLUNO. Un nuovo apparecchio medico che contribuirà a migliorare la qualità di vita dei pazienti. In questo caso, dei malati terminali o in stato di inguaribilità avanzata, che necessitano di protezione e assistenza continua. Da oggi l’Hospice “Casa Tua Due” di Belluno ha a disposizione un ecografo indispensabile per svolgere alcune tipologie di esame. Lo strumento è stato acquistato dall’Usl 1 Dolomiti grazie a una donazione della Cassa rurale e artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti e di alcuni familiari in memoria di congiunti che sono stati assistiti nell’Hospice.
«Si tratta di un ecografo a cui è collegata una sonda lineare che permette di avere una visione dettagliata dei vasi», spiega Giuseppe Zanne, dirigente medico responsabile clinico di “Casa Tua Due”, «un apparecchio - di tipo procedurale e non di diagnosi, anche se potrebbe diventarlo - indispensabile per alcuni dei nostri pazienti che necessitano di una particolare terapia endovenosa. E che servirà a migliorare la qualità della loro vita. Non dimentichiamo che all’Hospice vengono seguite, con terapie delicate, persone molto provate. Finora, per queste terapie che necessitavano dell’ecografo, i pazienti venivano portati in ospedale. Ora potremo evitare di spostarli. Ma i benefici sono anche altri». Il catetere venoso centrale “Picc”, che si inserisce nel braccio, e quello “Midline”, a inserzione periferica, possono essere utilizzati solo con l’ausilio dell’ecografo. «C’è poi il catetere venoso centrale, posizionato dal medico, che si può usare anche senza ecografo, ma quest’ultimo riduce le complicanze», prosegue Zanne.
Il valore dell’apparecchio è di 20 mila euro. Una parte consistente (10 mila) è stata messa dalla Cassa rurale di Cortina, che ha donato parte della raccolta delle sue obbligazioni. Ci sono poi le donazioni dei privati: Michela Facchin in memoria di Marco Sossai (ex Usl 2 di Feltre); Valentina Zanella in memoria di Relino Zanella e Gruppo coscritti Lozzo in ricordo di Maria Zanella Corona (dal Cadore).
«Il fatto che gli aiuti siano arrivati da chi è lontano geograficamente mi riempie di contentezza e orgoglio», aggiunge Zanne, «perché significa che l’Hospice garantisce il proprio servizio a persone di tutto il territorio provinciale. Tengo a ringraziare tutta l’equipe infermieristica e di assistenza che opera a “Casa Tua Due”. Sono loro a svolgere il lavoro fondamentale. Grazie poi al dottor Lorenzo Bernardi che collabora con me e a tutto il resto del personale».(m.r.)
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