Nursery e rio Musil avanti tutta
FELTRE. Le vasche della rinnovata nursery in valle di Schievenin funziona a meraviglia e tra poco sarà il momento di liberare il novellame. Tutto pronto anche sul rio Musil dove l'area di stabulazione è pronta ad accogliere il pesce quando sarà il momento della spremitura. Tutto nell'arco di poco più di un mese. La stagione di pesca procede bene per il Bacino 10 ed anche il deflusso minimo vitale garantito al fiume Piave ha permesso una pesca tutto sommato regolare. L'unico aspetto che lascia più pensieroso che preoccupato il presidente del Bacino, Mattia Paoluzzi, è quell'esposto depositato da Wwf, comitato Acqua bene comune e dal Liberi pescatori riuniti verso Ferragosto, ipotizzando reati commessi da Regione, Provincia e dai Bacini 8 e 10 nella gestione dei corsi d'acqua e delle immissioni di novellame.
Paoluzzi parte proprio da questo punto: «L'iniziativa ci ha colti di sorpresa. Ci sono leggi, buone o cattive che siano, e noi le rispettiamo in base alle direttive che ci vengono date dalla Provincia che ha la responsabilità del piano ittico. I pescatori si attengono scrupolosamente a queste indicazioni. Tutto alla luce del sole. Se poi qualcuno ritiene che queste leggi non vadano bene si batta per modificarle. Noi siamo tranquilli».
La scorsa primavera il Bacino 10 ha ha avviato il rilancio delle due grandi vasche per complessivi 350 metri quadrati di proprietà di due soci che le hanno messe a disposizione del bacino in cambio del costo della tessera e del pagamento dei diritti. Un cambio in corsa reso necessario dalla disposizione del Genio civile per la nursery sul rio Musil che aveva previsto griglie con diametro di cinque centimetri che non avrebbero potuto trattenere il novellame della trota marmorata che avrebbe facilmente raggiunto il torrente Sonna mescolandosi con le trote fario. «La conversione in zona di stabulazione si sta rivelando vincente e nelle vasche di Schievenin il novellame cresce sicuro. In accordo con la Provincia abbiamo deciso di lasciare le trottelle nella nursery fino a quando raggiungeranno i dieci centimetri. Aspetteremo la fine della stagione poi passeremo alle immissioni. Subito dopo le trote fario adulte saranno tenute nel rio Musil fino alla spremitura. Le uova raccolte saranno fecondate nell'incubatoio di Tomo».
A proposito dell'incubatoio, i lavori di adeguamento languono. A luglio è scattato il periodo di fermo, ma gli attesi lavori non sono stati svolti. Solo manutenzioni di eseguite da volontari. Evidentemente il commissariamento della Provincia sta complicando le procedure di erogazioni dei fondi. La speranza è quella quella di completare quanto prima l'ampliamento così da creare quella sorta di fattoria didattica che darebbe alla struttura un valore aggiunto. (r.c.)
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