Occhialeria, entra in scena Thélios
LONGARONE. Della nuova realtà aziendale che ha trovato sede a Longarone si parla ormai da tanti mesi. E ora è arrivato il “momento della verità”: tutti i dettagli saranno svelati a giorni. Lo stabilimento Thélios sarà infatti inaugurato martedì mattina.
“Manifattura Thélios”, questo il nome utilizzato nelle comunicazioni ufficiali, è nato dalla joint venture, ossia dall’alleanza, tra Marcolin e il gruppo francese Lvmh. Ovvero il gruppo francese del lusso a cui fanno capo marchi della moda come Bulgari, Fendi, Givenchy, Louis Vuitton, ma anche lo champagne Moët & Chandon e i cosmetici Sephora.
Il comparto di Thélios è quello di spicco a livello provinciale: l’occhialeria. All’inaugurazione di martedì saranno presenti Giovanni Zoppas, presidente e ceo di Thélios, e Toni Belloni, direttore generale delegato del gruppo Lvhm.
I lavori per il nuovo stabilimento, che si trova nella zona industriale di Villanova, sono iniziati diversi mesi fa. Tra i vertici aziendali, in attesa del grande evento della prossima settimana, vige il più assoluto riserbo. Qualche informazione sulla nuova realtà è già trasparita nelle scorse settimane dalla documentazione che l’amministrazione comunale di Longarone ha dovuto prendere in mano per le autorizzazioni urbanistiche.
L’azienda sorge su uno spazio di circa 6 mila metri quadrati, che saranno occupati per un terzo da uffici e i restanti due terzi a processi come design, prototipia e sviluppo tecnico. Di recente, a gennaio di quest’anno, Thélios ha avuto il via libera del consiglio per la realizzazione dei parcheggi. Il polo produttivo avrà anche degli importanti riscontri dal punto di vista occupazione, visto che dovrebbe portare alla creazione di circa 600 nuovi posti di lavoro.
«L’avvio di una nuova attività industriale non può che essere salutata con entusiasmo», commenta il sindaco di Longarone, Roberto Padrin. «Il percorso è stato lungo e ha visto un grande impegno anche da parte dei nostri uffici. Per quanto riguarda il tema viabilità - i numeri degli addetti concretati in zona industriale diventano davvero alti - stiamo già ragionando su diverse ipotesi. Subito dopo l’inaugurazione faremo un incontro ad hoc con le diverse aziende operative nella nostra zona industriale: una soluzione potrebbe essere quella delle uscite scaglionate, per cui mi auguro di trovare la collaborazione delle ditte. Fermo restando che il mio auspicio resta quello che si possa arrivare alla realizzazione della bretella autostradale».
Al taglio del nastro di martedì sono state invitate anche le rappresentanze sindacali. «Il fatto che si aprano nuovi posti di lavoro non può che esser per noi motivo di contentezza», afferma Milena Cesca, della Femca Cisl. «Oltre ai risvolti occupazionali, ci sono tanti altri aspetti da valutare, in termini di contesto territoriale. Una volta incontrata l’azienda saremo in grado di fare riflessioni più accurate».
Martina Reolon
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